“Con l’embargo vendicativo della Russia pronta a tutto pur di far pagare le sanzioni ricevute per la guerra in Ucraina, il solo Abruzzo rischia di perder un fatturato di export alimentare pari a 10 milioni di euro!”. A quantificare il danno economico che sta facendo tremare i polsi a molti imprenditori abruzzesi è il Presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci. “Alla luce dei dati dell’ultimo triennio, la Russia si conferma decimo Paese- cliente per prodotti alimentari, bevande e abbigliamento – ci spiega Becci dati alla mano – per non parlare del settore dell’automotive dove i fatturati sono andati crescendo, dal 2011 ad oggi, in modo esponenziale con cifre davvero da capogiro. La fortuna, se così la vogliamo chiamare, è che ad ora almeno quella voce dell’export abruzzese non è stata interessata dall’embargo per la guerra in Ucraina. Dobbiamo solo sperare – conclude Becci – che non vi siano ripensamenti da parte della Russia altrimenti il danno sarebbe talmente vasto da ingoiare l’intera Val di Sangro!”. Un divieto di importazione di prodotti agroalimentari che ha da qualche settimana interessato anche il mercato del pescato abruzzese, per non parlare di vini e frutta: ” La Russia è un mercato che l’Italia e certamente l’Abruzzo non si possono permettere di perdere, specie in un momento drammatico come quello che sta vivendo il nostro Paese – conclude Daniele Becci. Altra voce col segno meno che preoccupa e non poco quella relativa al volo che era stato presentato e inaugurato proprio da e per la Russia, collegamento aereo che prometteva molti arrivi con relative proiezioni di spesa: un collegamento cancellato a Pescara come nel resto dell’Europa ad eccezione di rotte storiche comunque ridimensionate.
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