Collocazione geografica strategica nell’area del Mediterraneo, importante sviluppo economico, favorevole agevolazione fiscale e forte stabilità politica, rappresentano le prerogative che fanno del Marocco una terra dalle grandi potenzialità e che offre opportunità da cogliere ed investimenti da realizzare. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’incontro organizzato dal Centro Estero delle 4 Camere di Commercio d’Abruzzo e da Confindustria Chieti – Pescara, in collaborazione con Confindustria Abruzzo e Banca Popolare di Vicenza, alla presenza di oltre 50 imprese abruzzesi interessate a conoscere vantaggi e modalità per conquistare il mercato marocchino. “Il Marocco è in piena espansione , che abbraccia un po’ tutti gli ambiti produttivi – ha spiegato Yasmina Sbihi, direttrice in Italia Agenzia Marocchina per lo Sviluppo degli Investimenti – dall’industriale all’elettronica, dall’automotive ai servizi, ma anche l’agricoltura ed il turismo, settori storici, – sono coinvolti da questo rilancio a livello mondiale. E in un’ottica tutta africana: la strategia principale del Marocco è quella di diventare una porta sull’intera Africa, garantendo grandi opportunità per l’Europa, per l’Italia e per l’Abruzzo”. ” Confindustria, dal canto suo – ha dichiarato il presidente Paolo Primavera – ha tradotto le esigenze manifestate dalle aziende associate ed ha fortemente voluto questo incontro allo scopo di fornire loro strumenti ed informazioni mirate”. “La vicinanza e la forte stabilità politica, rendono questo Paese – ha dichiarato Daniele Becci, presidente del Centro Estero – di grande attrazione per le nostre aziende. La bilancia commerciale tra il Marocco( con un PIL in continua crescita) e l’Abruzzo è già interessante: esportiamo per circa 35 milioni di euro ed importiamo per 42 milioni. Siamo convinti che l’iniziativa odierna, a favore dell’internazionalizzazione delle aziende abruzzesi, funga da grande stimolo per coloro che intendono approcciare il mercato marocchino. E d’altronde la massiccia presenza , oggi, di imprese dei più svariati settori attesta il concreto interesse del territorio ad uscire dai confini nazionali”.