Mentre quasi contemporaneamente prende il via in tribunale a Pescara un altro dei processi legati al cosiddetto “Partito dell’acqua”, quello legato ai presunti “storni facili” delle bollette per gli amici degli amici, l’assemblea dei sindaci dell’Aca decide all’unanimità di farla finita con una gestione e forse con un’epoca. A casa Ezio Di Cristoforo (nella foto), il presidente uscente colpito dall’obbligo di dimora per una brutta vicenda di tangenti, il cui incarico è stato revocato con 44 voti su 44. Decadenza di tutto il Cda, in gran parte del resto già azzerato e in scadenza, e unanimità anche nella conseguente decisione di indire una seduta per la nomina di un amministratore unico. Quest’ultima scelta, promossa da 17 sindaci tra cui quelli di Pescara e Chieti, aveva prevalso già prima della riunione di ieri nella valutazione dei sindaci, consapevoli che occorresse dare un segnale forte di discontinuità e dunque evitare un mero avvicendamento di uomini nel Cda.
Prossimo passaggio sarà quello del 22 novembre in prima e il 25 in seconda convocazione, per l’attribuzione dell’incarico all’amministratore unico. Vi sarà un bando per un professionista esterno, che tra meno di un mese si accollerà una situazione molto delicata sia per l’immagine che per le finanze dell’azienda. Sindaci di centrodestra e centrosinistra si sono trovati d’accordo, per una volta, anche nella valutazione della preoccupante situazione economica dell’Aca: il supermanager sarà chiamato, oltre a una operazione-verità sui conti che consenta ai Comuni associati di salvare l’azienda dal fallimento, anche a indicare un percorso di uscita a livello di governance, per il quale sarà indispensabile anche un confronto con la Regione. I movimenti per l’acqua pubblica, che hanno manifestato davanti alla sede della riunione ieri pomeriggio non hanno dubbi: “occorre dar vita ad un’azienda speciale totalmente pubblica che garantisca trasparenza e partecipazione nella gestione dell’acqua, lontano dalle mire dei privati” .
Udienza lampo, oggi, al Tribunale di Pescara, sulla vicenda riguardante presunte agevolazioni e sgravi sulle bollette a persone che in realta’ non avrebbero dovuto beneficiarne. Dopo l’ammissione delle prove il presidente del collegio ha fissato la prossima udienza al primo aprile 2014. Nella vicenda sono imputati l’ex presidente dell’Aca Ezio Di Cristoforo, Giancarlo Gennari, responsabile dell’ufficio commerciale dell’Aca di Pescara e consigliere provinciale del Pd, il ristoratore Gianfranco D’Orazio, 44 anni, di Bucchianico. I tre sono accusati di abuso. In sostanza per l’accusa sarebbero stati effettuati dei veri e propri storni con la motivazione di malfunzionamento degli impianti o di supposte perdite delle reti idriche.
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