Tre mesi lontano da palazzo di città per seguire un importante corso di aggiornamento professionale. Fatto inusuale non fosse altro per il fatto che ad abbandonare momentaneamente il posto non é un assessore, un consigliere o un impiegato comunale, ma il sindaco. E’ accaduto a Montesilvano ed inevitabili, dietro alla decisione del primo cittadino Attilio Di Mattia, le scie polemiche soprattutto da parte dell’opposizione di centrodestra che chiede la sfiducia. In difesa di Di Mattia il segretario provinciale del Pd, l’onorevole Antonio Castricone: “Mi sembra che si stia alzando su Di Mattia un polverone ingiustificato – spiega Castricone – questo impegno professionale Di Mattia lo ha annunciato da tanto tempo ed ha avvisato tutte le istituzioni competenti, non si tratta quindi di un abbandono improvviso. Credo per altro che le attività siano state comunque concordate con il suo ufficio e poi la sua presenza una volta a settimana mi risulta essere garantita. Ciò che invece va sottolineato – prosegue Castricone – é che é necessario quanto prima operare un rilancio del programma di governo del Pd a Montesilvano rispetto ad un Pdl che ci ha lasciato in eredità 5 anni di governo Cordoma assolutamente fallimentari e che ora sta a mio avviso strumentalizzando oltremisura questa vicenda.” Intanto, in vista del congresso nazionale del Pd, prende il via la campagna per i vari candidati a segretario del partito. Nella Provincia di Pescara raffica di adesioni al progetto del sindaco di Firenze Matteo Renzi: numerosi sindaci del pescarese, ma anche illustri esponenti del Pd cittadino, a tirare le fila lo stesso Castricone: “Alle scorse consultazioni ho votato Bersani, ma mi sembra di intuire in questo momento storico che la proposta di Renzi sia la più adeguata alle esigenze non solo del partito ma anche del momento politico che sta vivendo la nostra nazione. Mi ha convinto di Renzi – prosegue Castricone – il suo principale impegno a prendersi cura del partito più che ambire, prima di tutto, alla guida del Paese ed anche il suo modo di parlare alla pancia della gente non scade mai nel populismo, ma pone le basi su fatti e proposte concrete.”
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