“Come vescovo incaricato della pastorale del lavoro, desidero esprimere la mia sofferta condivisione al momento difficile che sta vivendo la Micron, sia nelle aziende dell’Italia centrale come Avezzano, ma soprattutto nella sede siciliana di Catania”. Lo afferma mons. Gian Carlo Bregantini, presidente della Cei per i Problemi Sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace, sulla multinazionale di microelettronica che ha annunciato la messa in mobilità per 420 dipendenti in Italia, 128 dei quali a Catania. “La difesa del posto del lavoro che i dipendenti chiedono – aggiunge mons. Bregantini – non è soltanto dovuta ai bisogni delle famiglie, ma è nella logica stessa dell’efficacia della produzione. Infatti, un’azienda ben radicata in un territorio, ha come radici una vasta professionalità, fatta di persone competenti e qualificate, che si sono specializzate lungo decenni di maturazione. E’ perciò nell’interesse stesso dell’ azienda puntare sulla qualità come risposta vincente alle sfide della globalizzazione. Più ancora del minor costo della mano d’opera, è la qualità che rende realmente competitivo il prodotto. Mi unisco perciò – conclude mons. Bregantini – alla voce accorata di tanti altri vescovi, sacerdoti e comunità cristiane, perché mai sia dimenticato il sudore della fronte del mondo del lavoro”.
Dalla Cei un appello per la Micron

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