I sei lavoratori di Aquila Sviluppo sono passati alla società Tecnopolo d’Abruzzo che gestirà, dopo il bando di qualche mese fa, l’ex polo elettronico dell’Aquila. L’intesa è stata sottoscritta dal sindaco, Massimo Cialente, dal rappresentante della società Tecnopolo d’Abruzzo, Luigi Palmerini, e da Fim-Fiom-Uilm. “Si chiude così – afferma Gino Mattuccilli, della segreteria Fim-Cisl, – una vicenda spinosa, che si è trascinata per mesi. Sarà la nuova società Tecnopolo d’Abruzzo ad assumere la gestione dell’intero stabilimento di Pile, per conto del Comune dell’Aquila. Un passaggio che, secondo quanto definito nell’accordo prevede il riassorbimento di tutto il personale di Aquila Sviluppo, che sarà riassunto a partire dal primo novembre, con la stessa retribuzione maturata nel corso della carriera lavorativa. Eventuali rimodulazioni della busta paga non dovranno prevedere clausole di riassorbimento. Ai lavoratori, che presteranno servizio nello stabilimento dell’ex polo elettronico curandone la manutenzione e garantendo i servizi tecnici alle aziende attuali e future, verrà applicato il contratto dei metalmeccanici”. Gli ex lavoratori di Aquila Sviluppo erano stati licenziati dall’azienda a fine agosto. “L’intesa raggiunta dalla nuova società appaltatrice con le organizzazioni sindacali, grazie anche alla mediazione del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente – conclude Mattuccilli – consentirà di scongiurare la perdita di altri posti di lavoro, nonché la dismissione dell’ex polo elettronico, che rappresenta una risorsa importante per il rilancio industriale dell’Aquila. L’auspicio è che venga avviato, adesso, un percorso produttivo di ristrutturazione dell’immobile e di attrazione di nuove imprese interessate ad investire in città e a creare nuova occupazione”.
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