Sono lontani i tempi in cui si brindava… ad acqua potabile. Adesso è guerra aperta tra la Regione e il commissario per la Valpescara Adriano Goio. D’Alfonso ha bruscamente e… coraggiosamente interrotto quel feeling che aveva indotto Chiodi a fornire a Gabrielli su un piatto d’argento le condizioni per far rientrare il Commissario dalla finestra (con tanto di indennità) quando sarebbe dovuto già uscire dalla porta, per le norme del decreto Monti (sapientemente “aggirate”).
La lettera spedita ieri da D’Alfonso al ministro Galletti non soltanto mette una pietra tombale sull’ipotesi di proroga del commissariamento, o quantomeno di questo commissario che scade a settembre, ma rivela (di qui il coraggio) una serie di retroscena davvero inquietanti sui metodi adoperati nella gestione della messa in sicurezza della Valpescara dai veleni delle discariche.
D’Alfonso innanzitutto denuncia al ministro che, in concomitanza con l’ intervento proposto dalla Solvay -peraltro mai trasmesso alla Regione- “L’architetto Adriano Goio svolge autonomamente iniziative sui medesimi argomenti, senza -come di consueto- alcuna richiesta di parere alla Regione e guardandosi dal fornire alcuna informazione alla stessa…….”. Benissimo, sarebbe da dire, per chi è stato qualche mese prima incaricato dal Capo della Protezione Civile Gabrielli di essere –si legge nell’ordinanza-” responsabile delle iniziative finalizzate al subentro della Regione Abruzzo nel coordinamento degli interventi”. (LEGGI L’ORDINANZA, CLICCA QUI)
I PRELIEVI “FAI DA TE”
Ma la vicenda più allucinante scoperta da D’Alfonso è un’altra, e riguarda la “megadiscarica Tremonti” dove alla Regione e all’Arta non è stato mai fatto mettere piede. Ebbene –scrive il Governatore- “Anche la campagna di prelievi e di analisi recenti, finalizzata a verificare lo stato e l’efficienza degli interventi condotti, che la Regione ha sempre ritenuto fortemente insufficienti, è stata effettuata commissionando le analisi all’ARTA, ma su campioni non prelevati dai tecnici dell’agenzia pubblica, bensì “dalla stessa struttura commissariale”. “Campioni –dice il Presidente della Regione- di cui non si conoscono le modalità e i punti di prelievo, le stratigrafie interessate, i metodi di conservazione”. Dunque –conclude D’Alfonso- l’ARTA ha svolto si le analisi, ma di un qualcosa che scientificamente può essere… tutto e il contrario di tutto, e dunque non ne ha potuto validare gli esiti. Sulla discarica di rifiuti tossici più grande d’Europa, insomma… se non siamo agli “apprendisti stregoni”, poco ci manca. LA LETTERA INTEGRALE DI D’ALFONSO AL MINISTRO GALLETTI – CLICCA QUI
Le preoccupazioni di D’Alfonso sui prelievi sono ribadite anche ufficialmente dall’ARTA Abruzzo. Pubblichiamo la lettera con la quale il direttore tecnico Giovanni Damiani chiedeva al ministero l’integrazione al verbale della riunione del 11-7-2014- La missiva è da tempo in possesso di tutti i partecipanti alla riunione. LA LETTERA DELL’ARTA – CLICCA QUI
LE REAZIONI – FORUM H2O: IL MINISTRO GALLETTI CONOSCE I VERBALI DEL SUO STESSO MINISTERO?
“Ieri il Ministro Galletti ha sostenuto in Parlamento che non sono mai pervenute proposte per riperimetrare il SIN di Bussi. A parte che l’interrogazione del deputato Castricone verteva sull’idea progettuale di realizzare una discarica in situ (sulla quale esiste un altro verbale del Ministero di giugno 2014 chiarissimo sul punto, atto che abbiamo già diffuso alcuni giorni fa; nel testo si parla esplicitamente dell’idea di realizzare una discarica; nell’Ordine del Giorno si fa riferimento all’impianto di smaltimento nelle aree Solvay 2A e 2B), esiste un verbale del ministero stesso che chiarisce che il Comune di Bussi presentò una proposta di riperimetrazione di aree a monte dello stabilimento, come ricordato nella replica al Ministro degli interroganti
Riportiamo l’incipit di Galletti nello stenografico dei lavori della Camera di ieri:
GIAN LUCA GALLETTI, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, allo stato attuale non sussiste alcun progetto per la riperimetrazione del sito di Bussi, né è stata presentata alcuna proposta in merito da parte della regione e degli enti locali che, ai sensi della vigente disciplina, sono titolari del relativo potere di iniziativa….
Alleghiamo l’estratto del verbale del 06/12/2012 disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente stesso in cui si evince non solo che il Comune di Bussi ha avanzato a marzo 2012 una proposta di perimetrazione ma che la stessa è stata valutata positivamente dall’ARTA ai fini dello svincolo delle aree poichè non vi erano problemi di contaminazione, con tanto di presa d’atto del Ministero che ha posto alcune prescrizioni per l’utilizzo delle aree ai fini industriali ed artigianali.
Pertanto, per garantire nuovi insediamenti e lavoro, queste aree che risultano non contaminate potrebbero essere usate in breve tempo.
Viene da chiedersi come mai il Ministro abbia preso una tale posizione in presenza di atti chiarissimi“.
IL VERBALE DEL 2012 – CLICCA QUI
L’INTERROGAZIONE DI CASTRICONE -CLICCA QUI
LA RISPOSTA DEL MINISTRO IN AULA E LA REPLICA DI CASTRICONE – CLICCA QUI
BUSSI: PARLAMENTARI ABRUZZESI UNITI SUL ‘NO’ ALLA NUOVA DISCARICA – Documento trasversale al ministro Galletti.
Sul futuro di Bussi i parlamentari abruzzesi sono uniti contro la realizzazione di una nuova discarica per materiali contaminati e pericolosi. Oltre all’interrogazione presentata dall’on. Antonio Castricone al ministro Galletti e discussa mercoledì in Aula alla Camera, tutti i deputati abruzzesi hanno sottoscritto un documento unitario per chiedere con fermezza al governo di scongiurare la realizzazione di una discarica controllata dove conferire i materiali inquinanti presenti nelle discariche 2A e 2B. La convergenza di tutti dà un segnale chiaro: c’è una grande attenzione della politica e la volontà condivisa di individuare per il sito industriale di Bussi un futuro di lavoro e riqualificazione ambientale.
CLICCA QUI PER il testo integrale del documento sottoscritto dai deputati: Antonio Castricone, Gianluca Vacca, Gianni Melilla, Paolo Tancredi, Fabrizio Di Stefano, Vittoria D’Incecco, Maria Amato, Tommaso Ginoble, Andrea Colletti, Daniele Del Grosso, Filippo Piccone, Giulio Sottanelli.
QUESTA MATTINA MAXIVERTICE IN REGIONE: IL COMUNICATO DI BUSSICIRIGUARDA
Che la Regione voglia bruciare i tempi per riprendersi la “governance”, assieme agli enti locali lo conferma anche la riunione svoltasi negli uffici regionali di Pescara. C ‘erano l’assessore all’ambiente Mazzocca e il direttore Gerardini. Presenti le associazioni, l’Arta, molti enti, il sindaco di Bussi Lagatta e alcuni esperti. Nell’occasione il comitato BUSSICIRIGUARDA ha diffuso un pro-memoria sulle priorità da affrontare.
LEGGI IL DOCUMENTO – CLICCA QUI
______________________________________________________________________
L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE MAZZOCCA: “CI VUOLE UN PROGRAMMA CONDIVISO -Un programma operativo di interventi per risanare il sito di Bussi, in modo da ricreare le potenzialita’ di sviluppo e lavoro dell’area. E’ l’obiettivo dell’assessore all’Ambiente, Mario Mazzocca, che ha incontrato le associazioni ambientaliste, l’Arta, la Asl, il Mario Negri Sud, l’Universita’ di Teramo e il Comune di Bussi. “Allo stato – ha spiegato l’assessore Mazzocca – ci troviamo di fronte a una situazione di confusione e incertezza da parte del Ministero. Per questo chiediamo un coordinamento piu’ stretto e la possibilita’ di essere puntualmente informati sulle iniziative poste in essere dal Ministero stesso, a partire dallo studio di fattibilita’ relativo al sito della Solvay”. Nel corso della riunione si e’ stabilito di approntare una proposta da fare al Ministero che preveda un cronoprogramma di interventi e una diversa gestione operativa. Nello specifico, come ha spiegato il dirigente del settore Rifiuti, Franco Gerardini, sono state individuate una serie di priorita’: “Chiediamo di avere una risposta puntuale da parte del Ministero sullo stato degli interventi effettuati e sugli effetti prodotti. Riteniamo inoltre che debba esserci trasparenza negli atti e la messa a disposizione dei dati da parte del Ministero, in modo da veicolarli attraverso il sito web della Regione Abruzzo. Per quanto riguarda le azioni di risanamento, siamo convinti che debba essere formulato un piano di caratterizzazione unico, che comprenda le aree pubbliche e quelle private. Auspichiamo, inoltre, che sulla gestione dei rifiuti si apra un dibattito che coinvolga le migliori intelligenze. Infine, chiediamo il coinvolgimento del Mario Negri Sud per la predisposizione di uno studio epidemiologico, che riproponga con maggiore attenzione i temi attinenti la salute dei cittadini”. L’assessore Mazzocca ha poi annunciato un prossimo incontro con il Commissario Goio. “L’intento – ha concluso – e’ di elaborare un quadro di interventi complessivo, che preveda lo stretto coinvolgimento del territorio e degli enti regionali e individui priorita’ e tempi di realizzazione”.
FILCTEM CGIL: BONIFICA E OCCUPAZIONE LE PRIORITA’
“Sulle vicenda della bonifica e reindustrializzazione del sito Solvay di Bussi condividiamo il comunicato sottoscritto e diffuso dagli Onorevoli Abruzzesi Antonio Castricone, Gianluca Vacca, Gianni Melilla, Paolo Tancredi, Fabrizio Di Stefano ed altri, che rappresentano tutte le forze politiche presenti in Parlamento”. Lo dichiara in una nota il segretario della FILCTEM-CGIL di Pescara Domenico Ronca, che aggiunge: “Rispetto alla ipotesi di dirottare le risorse destinate alla bonifica ed alla reindustrializzazione del sito per costruire una nuova discarica anche noi esprimiamo totale contrarietà e forte preoccupazione. Un progetto di tale fattezza non rappresenterebbe minimamente l’avvio di un reale processo di bonifica ambientale. Spostare i rifiuti e il materiale contaminato dalle due discariche in una nuova, per quanto legale, controllata e provvisoria, significherebbe rinviare sine die la vera soluzione del problema, quella che attendono i cittadini di Bussi e non solo. E’ giusto dire no a qualsiasi opera di bonifica dei siti che non preveda la rimozione e l’allontanamento dei rifiuti e del terreno contaminato presenti nelle discariche, soprattutto perchè la nuova discarica posta al di sotto del paese comprometterebbe anche l’utilizzo di aree destinate ad attività produttive. L’equilibrio, difficile, tra reindustrializzazione e ambiente si deve trovare nell’affrontare e risolvere le due emergenze presenti nel territorio, che sono, ripetiamo: l’emergenza sociale e l’emergenza ambientale che la soluzione prospettata dal Ministero non affronta. Mentre bisogna affermare la volontà di mettere a disposizione nuove aree per insediamenti industriali con l’impegno anche da parte di Solvay. E’ bene, altresì, richiamare la bonifica come occasione di sviluppo e occupazione. Prendiamo atto, altresì, “-aggiunge Ronca- “della lettera al Ministro dell’ambiente del Presidente D’Alfonso che rivendica, giustamente il ruolo della Regione Abruzzo sulla vicenda, ruolo in realtà, che nel passato, non c’è mai stato, e per questo chiediamo alla Regione Abruzzo la convocazione di una riunione con la presenza dell’Assessore regionale alle attività produttive e Vice-Presidente Giovanni Lolli, dell’Assessore regionale all’ambiente Mario Mazzocca, del sottosegretario On. Legnini, dei parlamentari abruzzesi e delle Organizzazioni Sindacali con l’obiettivo di costruire, una volta per tutte, un piano d’azione condiviso, per recuperare i forti ritardi e dare una soluzione certa ai problemi ambientali e sociali di Bussi e di tutto il territorio della Val-Pescara”.
Sii il primo a commentare su "D’Alfonso è un fiume in piena… d’inchiostro col ministro. Per Goio è il “benservito”. Tutti i documenti"