D’Alfonso : “60 giorni di premure per l’Abruzzo”

Daversa

DAlfy“Scrivere poche letterine e abbattere i problemi” è questo il leitmotiv con il quale vuole portare avanti la sua azione di governo. Il presidente Luciano D’Alfonso che oggi a Pescara, circondato dai suoi assessori e dai tanti esponenti politici della sua maggioranza di centrosinistra, ha messo a fuoco il bilancio dei primi due mesi di lavoro definiti “60 giorni di premure per l’Abruzzo”, dettagliati in una nota stampa di 32 pagine mentre in sala veniva proiettato, a ripetizione, un video che documentava incontri e manifestazioni.
D’Alfonso ha sottolineato più volte come il tempo sia un punto-cardine da rispettare per gli impegni assunti da un amministratore pubblico: come per le infrastrutture (la Fondo Valle Sangro in cima alle priorità), come per la banda ultralarga nelle zone rurali, come per la pista ciclabile da Martinsicuro a San Salvo (sbandierata più e più volte in passato e rimasta nel libro dei sogni). E anzi, per quest’ultima opera, oggi in giunta, ne è stata deliberata l’estensione a tutti i tracciati ferroviari dismessi con crono programma che scatterà in autunno.
Il Governatore ha poi guardato oltre ed ha già fissato il prossimo stop di aggiornamento e di verifica : 23 settembre. Per quella data il rendiconto di governo dovrà comprendere almeno tre capitoli basilari: una norma speciale a favore delle imprese che produrranno ricchezza e lavoro; un’altra dello statuto che consentirà ai cittadini di mandare a casa dirigenti e assessori improduttivi; e infine il ripristino delle regole della programmazione con il rispetto dei tempi di attuazione. E, a proposito di tempi e numeri, D’Alfonso ha precisato che, ad oggi, mancano 1740 giorni alla fine della legislatura. Tutti da dedicare a “cambiare l’Abruzzo per rendere la nostra regione competitiva anche oltre confine”.

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