Va bene, ora lo sconto c’è stato. Dopo il rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena ma che pure in primo grado non aveva impedito la condanna all’ergastolo, la corte d’assise d’appello qualcosa ha concesso, portando a 30 anni il pronunciamento del secondo grado di giudizio a carico di Salvatore Parolisi. Parolisi resta dunque colpevole dell’omicidio della moglie Melania; colpevole in toto, non un po’, non “verosimilmente” colpevole. Lunghi anni di galera attendono il caporalmaggiore, che si sente condannato ingiustamente. Magari saranno ancora più lunghi quelli della famiglia Rea, costretta a vivere senza Melania. Ora, pronunciata la sentenza, è il momento delle reazioni: Michele, il fratello della giovane donna uccisa, parla di giustizia giusta, mentre gli avvocati di Parolisi, Biscotti e Gentile, aspettano le motivazioni per mettere a punto il ricorso in cassazione.

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