Insolito sequestro da parte dei militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Chieti che hanno posto sotto sequestro 1.203 cofani funebri, rinvenuti in alcuni depositi a Vacri, Casacanditella e Francavilla al Mare, utilizzati da società gestite principalmente da cittadini cinesi.
I cofani funebri, tutti di importazione cinese e privi del marchio della ditta costruttrice in violazione del “Regolamento di polizia mortuaria”, sono stati sottoposti inizialmente a sequestro amministrativo cautelare e, successivamente, confiscati e destinati alla distruzione.
Il “Regolamento di polizia mortuaria” prescrive che tutti i cofani funebri, sia in legno che in metallo, devono riportare impresso ben visibile sulla parte esterna del coperchio il marchio di fabbrica con l’indicazione della ditta costruttrice a garanzia della conformità agli standards sanitari e costruttivi come dettagliatamente ribadito nella circolare del Ministero della Salute n. 24 del 1993 per la loro immissione in commercio nel territorio nazionale.
E’ stato altresì accertato che i soggetti coinvolti hanno presentato in dogana, all’atto dell’importazione dei cofani funebri, dichiarazioni doganali mendaci indicando una generica tipologia della merce importata (altri lavori di legno), fruendo dell’esenzione dai dazi doganali, e un valore unitario della merce in misura nettamente inferiore a quello reale.
Al momento sono in corso nei confronti delle aziende coinvolte accertamenti di natura fiscale volti a verificare l’esatta posizione erariale dei singoli contribuenti.
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