Non sono state rinvenute tracce di amanitina, la tossina presente nel velenosissimo fungo Amanita Phalloides, nelle urine della donna di 44 anni morta a Chieti il 25 marzo scorso, tre giorni dopo il ricovero del marito in gravissime condizioni. Il Centro Antiveleni di Pavia ha comunicato al Servizio di Medicina Legale della ASL Lanciano – Vasto – Chieti, diretto da Pietro Falco, l’esito degli esami eseguiti. Esclusa l’ipotesi avvelenamento resta in piedi quella della morte improvvisa e inattesa, avvenuta in un contesto di forte stress emotivo per le gravissime condizioni di salute del marito, ricoverato in coma presso la Rianimazione del policlinico di Chieti.
Chieti, non è morta per avvelenamento da funghi

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