La figura di Peppino Impastato, il giornalista siciliano assassinato in un attentato il 9 maggio di 35 anni fa, è stata ricordata oggi nell’aula magna dell’Istituto di istruzione Superiore “Luigi di Savoia” di Chieti dal fratello Giovanni. L’incontro è stato promosso dall’Associazione “Chieti Nuova 3 febbraio” e dalla sezione abruzzese dell’Associazione Nazionale Magistrati nell’ambito del XXI Corso di Educazione alla legalità nelle scuole medie. Gremitissima la platea, composta da studenti provenienti anche da altre scuole, che hanno seguito con attenzione quanto raccontato da Giovanni Impastato a proposito del fratello, non solo giornalista ma anche attivista e poeta. Cresciuto ina famiglia di stampo mafioso, ruppe ben presto con il padre e le sue denunce gli costarono caro. Giovanni Impastato ha anche sottolineato come ci sia ancora una verità da ristabilire, quella giudiziaria che non ha fatto emergere con chiarezza le collusioni tra il sistema politico e quello mafioso.
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