” Non sono avvisi di garanzia, bensì quelli che tecnicamente si definiscono inviti a controdedurre”. Così al nostro microfono Enrico Di Giuseppantonio nel suo ultimo discorso da presidente della provincia di Chieti: così ha risposto alla stampa che lo ha assalito sulla notizia, apparsa oggi su un quotidiano locale, di un blitz della Guardia di Finanza con relativi avvisi di garanzia per otto presunte assunzioni facili. Un discorso di commiato, quello tenuto da Di Giuseppantonio insieme agli assessori della sua giunta, durante il quale il presidente ha elencato ” i progetti andati in porto,  i fondi comunitari faticosamente individutai e spesi per viabilità ed edilizia scolastica, l’impegno nel sociale e i tagli di poltrone e stipendi”. ” Assunzioni facili durante il mio mandato? In verità siamo stati gli unici ad aver avuto il coraggio di ridurre i dirigenti da 13 quali erano agli attuali 3 – dice sorridendo Di Giuseppantonio – è anche per questo che mi sento sereno e tranquillo in merito ad esposti e accertaemnti giudiziari”. Tono polemico, invece, all’indirizzo della riforma che sta cancellando gli enti provinciali dal panorama politico italiano: ” Ci hanno fatto sentire, negli ultimi mesi, quasi degli abusivi. Roma ci ha trattati come se stessimo rubando qualcosa a qualcuno, mentre io resto dell’idea che un ente cerniera tra la regione e i comuni, come appunto la provincia, sia necessario otre che utile anche per il semplice cittadino. Il mio orgoglio più grande? Non aver tagliato un solo euro al sociale!”.