C’è anche un 17 enne tra i 4 tifosi neroverdi denunciati dalla questura di Chieti e destinatari di un provvedimento che a memoria non ha precedenti locali ossia il divieto di avvicinamento a qualsiasi stadio italiano per 4 e 3 anni con obbligo di firma durante ogni incontro di calcio della propria squadra. “Abbiamo usato la cosiddetta mano pesante affinchè tanti altri giovani come questi quattro violenti, teppisti , capaci di andare allo stadio solo per aggredire le tifoserie avversarie e insultare i poliziotti – ha spiegato in conferenza stampa il Questore di Chieti Filippo Barboso– sappiano in modo chiaro ed inequivocabile che il messaggio è quello della tolleranza zero verso personaggi che si hanno persino il coraggio di definirsi tifosi laddove in realtà non sono altro che bestie feroci”. Tutti giovanissimi e un minore dicevamo i quattro ultras del Chieti denunciati per lesioni aggravate , possesso e uso di fumogeni, travisamento per impedire il proprio riconoscimento : personaggi molto noti a Chieti , non solo tra la tifoseria locale, alcuni di essi con precedenti, sottoposti questa mattina anche a dettagliate perquisizione domiciliari in occasione delle quali sono stati trovati oggetti inequivocabilmente teppistici. Spranghe, passamontagna, maschere e mazze di ferro anziché striscioni e sciarpe neroverdi nelle abitazioni teatine dei 4 dove la mamma del 17 enne, che pare fosse il leader carismatico del gruppetto, ha accolto l’arrivo dei poliziotti con un senso di liberazione per un figlio che rischiava davvero di rovinarsi la vita. E se i fatti loro contestati nello specifico riguardano la partita casalinga del Chieti all’Angelini contro il Messina del 27 ottobre scorso, gli agenti della mobile di Chieti sono certi che altri soggetti facessero parte della banda e che un conto è parlare di ultras anche scatenati per il tifo a sostegno della propria squadra altro è recarsi ogni domenica allo stadio solo per aggredire, offendere, venire alle mani con chiunque capitasse solo sotto tiro.”Gli stadi sono per le famiglie e i bambini – ha concluso il Questore- gente come questa va tenuta ben lontana. Ora le partite per 4 anni se la vedranno da casa”. Questa mattina, intanto, le perquisizioni e la notifica del provvedimento di DASPO (acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive).
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