L’addestratore dei cani molecolari intervenuti a Pescara nei giorni successivi alla scomparsa dello studente di Moresco Roberto Straccia, avvenuta nel dicembre del 2011 mentre faceva jogging, ha riferito che i suoi cani non hanno fiutato tracce di Roberto nè sul Ponte del Mare, ne’ sul lungomare, e tantomeno alla Pineta dannunziana, questo in contrasto con la versione ufficiale fornita dalla Procura che nel giugno scorso ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione del caso con la motivazione “morte accidentale”. Lo rivela stamane un quotidiano marchigiano che paventa anche la possibilità, alla luce di questi nuovi elementi, della riapertura del caso. Lo spera vivamente il papà di Roberto Mario Straccia che lancia ancora un appello a chi sa come sono andate veramente le cose di farsi avanti.