Mentre si attende con ansia l’esito degli accertamenti tecnici dei Ris sul materiale probatorio, si delinea con dovizia di particolari sempre più precisi il contesto nel quale è avvenuto il gravissimo ferimento dell’ingegnere informatico di Montesilvano Carlos Pavone, la sera del 30 ottobre scorso. Prende sempre più consistenza in particolare lo scenario di una lite in giardino, con una persona rispetto alla quale vi era un contenzioso aperto. Il coltellino, non riconosciuto dalla moglie, potrebbe essere ugualmente appartenuto alla vittima. Pavone –si apprende- cercava dei cartoni da intagliare per le maschere di Halloween dei bambini ed era sceso in garage per quel motivo. Non si esclude dunque che possa aver mostrato il coltellino all’uomo che ha poi fatto fuoco. Le tracce di sangue sull’arma da taglio dimostreranno, a seconda se appartenenti o meno al solo Pavone, se vi sia stata anche una colluttazione, prima del colpo di pistola. In questo caso, comunque, lo sparo va sicuramente collocato in una seconda fase temporale, avendo la balistica concluso circa una discreta distanza tra chi ha fatto fuoco e Pavone. Restando in tema balistico, indiscrezioni parlano di un esito negativo dell’esame Stub cui sarebbero state sottoposte due persone non indagate. Ma si tratta di un accertamento che gli investigatori avevano disposto sin dall’inizio proprio allo scopo di escludere del tutto persone diverse da chi resta fortemente sospettato di aver fatto fuoco.
IN CORSO SOPRALLUOGO DEI RIS
Nell’ambito degli accertamenti sulla sparatoria ai danni di Carlo Pavone, avvenuta nel pescarese il 30 ottobre scorso, sono in corso a Montesilvano (Pescara) i rilievi da parte dei carabinieri del Ris. Il personale dell’Arma sta cercando in viale De Gasperi elementi utili a ricostruire quanto accaduto quella sera. Dopo cena l’ingegnere informatico di 42 anni e’ sceso in strada a gettare i rifiuti ed e’ stato ferito da un colpo di pistola alla testa. Lo hanno trovato a terra agonizzante, su segnalazione di una persona che passava di li’, e solo successivamente si e’ capito che era stato ferito da un colpo di pistola. Il proiettile e’ stato estratto nel corso di un intervento chirurgico. Da allora Pavone e’ in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara. Sul caso, ancora avvolto dal mistero, indagano i carabinieri di Montesilvano, diretti dal capitano Enzo Marinelli, e quelli del Nucleo investigativo. Il pm che coordina le indagini e’ Annarita Mantini. Dai Ris si attendono risposte sull’ogiva, su un coltellino trovato vicino al corpo di Pavone e su un fucile sequestrato dai militari dell’Arma, da sottoporre ad accertamenti. L’attivita’ del personale del Ris sul luogo dove Pavone e’ stato raggiunto da un colpo di pistola e’ finalizzata a ricostruire con la maggiore precisione possibile la scena dell’agguato e la dinamica di quanto accaduto in 3D. Il tutto, ovviamente, partendo dalle ipotesi investigative su cui stanno lavorando da giorni i carabinieri. L’attivita’ dei Ris, che ha preso il via oggi, proseguira’ domani, in viale de Gasperi..
{avsplayer videoid=7402}
Sii il primo a commentare su "video » Caso Pavone, una lite prima dello sparo, in corso sopralluogo Ris"