Nessun risparmio di energia per gli inquirenti che stanno indagando sull’agguato di Via De Gasperi a Montesilvano. Dopo i sopralluoghi dei Ris dei giorni scorsi da questa mattina a Pescara anche gli specialisti del reparto crimini violenti dei Ros. A loro il compito di analizzare nel dettaglio i tabulati telefonici e non solo, allo scopo di far quadrare i conti in relazione ad un impianto indiziario già delineato. Intanto nel giro di una settimana dovrebbero giungere i primi risultati delle numerose analisi effettuate sui reperti raccolti sulla scena del crimine, ma anche nell’abitazione di Carlo Pavone, l’ingegnere informatico ferito gravemente alla testa con un colpo d’arma da fuoco. Sulle indiscrezioni, poi, relative agli esiti negativi degli esami Stub, da fonti investigative si smentisce il fatto che siano state abbandonate delle piste, a vantaggio di altre. E’ vero che non ci sono ancora nomi sul registro degli indagati, ma é anche vero che al momento, ad esempio, non é stato dissequestrato il fucile trovato in casa dei vicini. Le indagini, dunque, proseguono sulle due ipotesi di tentato omicidio per ragioni passionali o per futili motivi legati a diverbi passati.

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