Il direttore dell’Ufficio per gli Affari giuridici e le relazioni costituzionali del Segretariato generale della presidenza della Repubblica, Michele Maria Morabito, ha comunicato a Pio Rapagnà, rappresentante dell’associazione “Mia Casa d’Abruzzo”, che quanto segnalato al presidente Napolitano dallo stesso Rapagnà è stato posto all’attenzione del Segretariato generale della presidenza del Consiglio dei ministri. Nella lettera Inquilini e Assegnatari dell’Edilizia Residenziale Pubblica, ancora sfollati dopo il terremoto del 2009, alla luce dei pesantissimi e ingiustificabili ritardi nella ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio abitativo dell’Ater aquilana, chiedevano un “autorevole intervento del capo dello Stato”. “Abbiamo informato – rammeta Rapagna’ – il presidente Giorgio Napolitano come il Mia Casa d’Abruzzo, nel rispetto delle massime istituzioni regionali e comunali, avesse sempre cercato di dare il proprio costruttivo contributo, finanche con articolate proposte di legge, chiedendo cortesemente al presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano di intervenire con un atto formale affinché i soggetti responsabili della ricostruzione pubblica accogliessero la sollecitazione e le preoccupazioni delle famiglie ancora sfollate. La risposta e l’ iniziativa del presidente Napolitano commenta l’ex parlamentare – sono di grande conforto e incoraggiamento per tutte quelle famiglie ancora sfollate le quali, purtroppo, hanno dovuto constatare che, pur in presenza di evidenti situazioni anomale di cattiva gestione, sperpero di denaro pubblico e facile corruzione, le massime istituzioni della Regione Abruzzo, gli Enti locali e le strutture della pubblica amministrazione non hanno dato un buon esempio, nemmeno sul piano legislativo, nell’opera ricostruzione, di vigilanza e di lotta alla corruzione amministrativa”.