Burgo Avezzano: balletto di numeri per l’auspicata ripartenza

BurgoL’incontro con i vertici aziendali locali e nazionali è durato tre ore, segnato da momenti altalenanti di confronto e scontro. La Burgo di Avezzano potrebbe riprendere un centinaio di operai, su un totale di 234 dipendenti, mentre per altri 75 si fa sempre più concreta l’opzione della mobilità, con incentivi per chi la sceglie. La proposta è corredata dalla possibilità di andare a lavorare in un altro stabilimento del gruppo (anche all’estero) per mantenere in piedi, con un organico ridotto all’essenziale, il sito di Avezzano. Insomma la trattativa prosegue e, ad oggi, sono già più di 60 i lavoratori che hanno firmato per uscire dal ciclo produttivo puntando su altre opportunità. Bisognerà arrivare a 75 prima del nuovo incontro fissato per il 3 novembre a Roma, sempre al Ministero dello Sviluppo Economico. In quella sede l’accordo tra le parti, dovrà essere sottoscritto dalle parti interessate, con l’avallo del Governo, della Regione, della Provincia e del comune di Avezzano. Il salvataggio di queste cento persone, che potrebbero diventare anche 130, è surrogato dalla possibilità di riaprire un’intera linea produttiva o, in subordine, di riprendere la operazioni di taglio.

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