Bruxelles: 2,5 milioni per la marineria pescarese

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bruxelles palazzo del parlamento europeo 88491Via libera della Commissione Ue allo schema di aiuti da due milioni e mezzo di euro per la marineria pescarese, penalizzata, negli ultimi anni, dallo stop a tutte le attività legate al porto, con ripercussioni negative non solo per il capoluogo adriatico, ma anche per l’intera regione. I benefici avranno forma di riduzione sulle tasse e sui contributi sociali e non potranno superare i 150mila euro per ciascuna impresa. Il via libera è arrivato su proposta del commissario Ue per la Pesca Maria Damanaki.
Bruxelles sblocca così gli aiuti ad armatori e pescatori: la durata dello schema decorre dal momento della decisione della Commissione, per i successivi tre anni. I beneficiari sono circa cinqua imprese, in difficoltà dopo le continue restrizioni sulla navigazione. Tra le condizioni: l’ammontare massimo per ciascuna impresa sarà di 150mila euro ed i titolari dovranno firmare un preciso impegno a non cumulare altri aiuti pubblici per la stessa causa. Per risolvere la complessa situazione erano stati destinati due milioni e mezzo di euro previsti dal Governo con la Legge di stabilità 2012, ma si attendeva il disco verde dell’Ue. Secondo i dati del centro studi di Confindustria Pescara del giugno 2012, le imprese coinvolte, tra il 2011 ed il 2012, hanno perso entrate per circa 190 milioni di euro e tra gli addetti si è registrata una perdita di 74 posti di lavoro. Stando all’indagine condotta dall’Associazione armatori del porto di Pescara tra il 2011 ed il 2012 il peso dell’attività di pesca è sceso del 73%. Un contributo importante all’esito positivo dell’esame dello schema di aiuti da parte di Bruxelles, a quanto si è appreso, è stato dato anche dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani che a febbraio 2013 si era recato a Pescara verificando di persona la complessità e la delicatezza della situazione.

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