“Abbiamo salvato il bilancio e l’Abruzzo” Così l’assessore regionale Carlo masci difende l’operato della giunta Chiodi che ha portato all’approvazione del bilancio 2014. Il risanamento, ha aggiunto il presidente Chiodi, non è ancora compiuto, ma i numeri dimostrano che siamo sulla strada giusta, mentre dall’opposizione arrivano solo contestazioni volgari  e false. Diversa la lettura dei fatti che arriva dal centro sinistra: “Qui si rischia che salti tutto con gravissime conseguenze per gli abruzzesi e chi ci ha condotto a questa situazione deve rispondere in tutte le sedi”. Non ha mezze misure il capogruppo alla Regione del Pd Camillo D’Alessandro, nel definire il bilancio regionale approvato in extremis l’ultimo giorno utile per evitare l’esercizio provvisorio, ma segnato, a suo dire, da una serie di menzogne della gestione Chiodi: “Il rendiconto 2010 ha chiuso con un disavanzo pari a 433 milioni di euro, venti milioni in più dell’anno precedente. Il rendiconto 2011 ha chiuso con 484 milioni di euro, ovvero 70 milioni in più in due anni. Ora mancano altri rendiconti – precisa D’Alessandro – ma se il trend di crescita é questo, come pare, siamo di fronte ad un disastro.” Anche per questo il Pd é deciso a usare tutte le misure possibili per cercare di porre un freno a questo strumento finanziario: “Invieremo il ricorso predisposto alla Corte dei Conti anche al Governo Nazionale perchè sappia che cosa é accaduto ed agisca per quanto di competenza.” Il ledaer del Movimento 139, Carlo Costantini, invece, punta su un’altra questione: “L’Abruzzo rimane ultima e sola, in Italia, senza il giudizio di parificazione del bilancio. Lo si evince – spiega Costantini – dal sito della Corte dei Conti dove risulta che le singole sezioni regionali di controllo, come previsto dal decreto legislativo 174 del 2012, hanno già effettuato il giudizio di parifica, ovvero la certificazione della veridicità e regolarità della gestione finanziaria, confrontando le risultanze con le scritture e con la legge di bilancio, unica regione a non avere questo giudizio é proprio l’Abruzzo.”

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