Ambiguità della politica, caos amministrativo, controllati che controllano controllori, assunzioni facili. Ruota intorno alla figura dell’ex deputato della Margherita, Giorgio D’Ambrosio, nonché ex sindaco di Pianella, il processo Ato che si è aperto questa mattina in tribunale a Pescara e che secondo le parole di uno dei consulenti dell’accusa, Giampiero Di Plinio, solo per non aver dato vita a pubblici concorsi nelle assunzioni ma avendo esteso consulenze ad altri dipendenti, la collettività avrebbe speso una volta e mezzo quanto dovuto. Dei 14 indagati nell’inchiesta gestita dal Pm Valentina D’Agostino ed effettuata dalla Digos di Pescara, due di loro hanno già effettuato il rito abbreviato e sono usciti da questo filone. L’ex segretario dell’Ato, Fabrizio Bernardini, è stato condannato a un anno nel 2013 e ora è in corso l’appello. I reati contestati vanno da peculato, abuso d’ufficio, falso e truffa aggravata. Sono state già segnate le altre due udienze: il 14 ottobre per i testimoni della difesa, il 27 ottobre per le discussioni. Si presume quindi che la sentenza possa arrivare entro la fine dell’anno.
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