Con una petizione inviata al sindaco di San Giovanni Teatino (Chieti), i genitori dei bambini che frequentano l’asilo, residenti e non, chiedono all’amministrazione di tornare sui suoi passi per cio’ che riguarda le nuove tariffe dei servizi scolastici, introdotte con la delibera di giunta del 22 agosto scorso. La petizione e’ stata gia’ protocollata in municipio e mette in evidenza in primo luogo alcune spiacevoli anomalie registrate nei rapporti intercorsi a questo proposito tra l’amministrazione e le famiglie dei bambini. Nel documento si fa presente al primo cittadino che le tariffe e i relativi aumenti non sono stati comunicati ai genitori in fase di iscrizione ma solo successivamente. Alcuni genitori, non tutti peraltro, sono stati contattati solo il 27 agosto tramite sms e hanno avuto a disposizione solo due giorni di tempo per confermare l’iscrizione alla luce delle tariffe fissate dalla giunta. A parte questi spiacevoli inconvenienti, tutti coloro che hanno firmato la petizione ritengono che gli aumenti non comportino un miglioramento del servizio erogato e influiscano invece sul reddito delle famiglie, gia’ in difficolta’ per via della crisi e per le politiche fiscali di Governo e Comune. I disagi causati da questa situazione sono diversi. Alcuni genitori hanno scoperto di punto in bianco, e senza poterlo preventivare, di dover sopportare una spesa superiore al previsto, anche di alcune centinaia di euro al mese, per cui la decisione di ritirare i bambini dalla struttura e’ stata pressoche’ inevitabile, nonostante la soddisfazione per il servizio erogato e per il personale. La spesa in diversi casi cresce notevolmente e non tutti possono permettersi di incidere su bilanci familiari e di accettare supinamente le nuove tariffe. Il malcontento serpeggia sia tra residenti sia tra non residenti e non si esclude che anche altri si trovino di fronte alla scelta di cambiare struttura, con tutto cio’ che ne consegue per i piccoli ospiti. Di qui la richiesta al Comune, attraverso la petizione, di tornare sui suoi passi.
LA REPLICA DEL SINDACO, “TARIFFE PIU’ BASSE DELL’AREA METROPOLITANA”
«La rimodulazione delle tariffe è stata assunta dal Comune di San Giovanni Teatino sulla spinta di una precisa norma di legge che impone l’innalzamento al 36% della quota di copertura obbligatoria, attraverso la contribuzione dei cittadini, dei servizi erogati dagli enti pubblici»: inizia così la precisazione del sindaco, Luciano Marinucci, in merito alla decisione della giunta municipale di rivedere l’intero sistema delle tariffe dei servizi comunali. «Di fronte ad una tale necessità – prosegue il primo cittadino – e con la crisi economica che morde sempre di più, abbiamo attuato un redistribuzione che più sociale non poteva essere: da una parte abbiamo doverosamente abbassato le tariffe ai cittadini con redditi bassissimi e mantenuto quelle degli anni scorsi per quelli con redditi bassi, mentre il peso degli aumenti è stato distribuito progressivamente sui redditi molto più alti e per non pesare eccessivamente sui cittadini abbiamo aggiunto due fasce di reddito così da essere ancora più equi. Come di prassi nel nostro Comune, i non residenti sono stati equiparati alla fascia di reddito più alta, quella che ha avuto gli aumenti maggiori: una consuetudine, del tutto simile a quella in vigore in altre amministrazioni, che punta a salvaguardare i cittadini di San Giovanni Teatino che vivono e pagano tasse ed imposte al nostro ente. Nonostante gli aumenti per le fasce di reddito più alte, la nostra rimodulazione ci permette di confermare il nostro primato all’interno dell’area metropolitana: abbiamo le tariffe dei servizi più basse del circondario e modulate in maniera equa e solidale, senza contare che esse garantiscono il mantenimento di un alto standard qualitativo e di efficienza che viene universalmente apprezzato».

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