“Dopo cinque anni torniamo a fronteggiarci io e Luigi Albore Mscia naturalmente in un clima, in un contesto molto diverso da quello del 2009. Oggi i numeri, il clima, il vento, mi sorridono fin qui. Pero’ ricordo la lezione di un grande italiano Trapattoni: non dire gatto finche’ non ce l’hai nel sacco. E dunque proseguiro’ nel mio impegno sino al termine del ballottaggio”. Cosi’ Marco Alessandrini, candidato sindaco a Pescara per il centrosinistra, a proposito dell’esito del voto del 25 maggio. Sull’altro fronte, però, sembra già esserci accordo tra Mascia (Forza Italia) e Testa (Ncd), in vista del ballottaggio: “L’apparentamento con Testa e’ nella logica delle cose. L’elettorato del presidente della Provincia e’ un elettorato di centrodestra”. Cosi’ il sindaco uscente di Pescara Luigi Albore Mascia. “Abbiamo scontato questa divisione – ha proseguito – sapevamo che doveva essere cosi’ , pero’ siamo piu’ che mai vivi, siamo in campo, il ballottaggio e’ un’altra partita. Si gioca in un altro stadio, con un altro arbitro, si parte da zero a zero e io non posso credere che questa citta’, che ha una lunga tradizione di centrodestra, sia per il 60 per cento distribuita tra Pd e Movimento 5 Stelle. Credo che sara’ una battaglia tutta da giocare. Oggi ho messo la mia cravatta rossa, che e’ quella da primo giorno di campagna elettorale. Per me oggi riparte questa campagna elettorale, supplementare di dieci giorni, in cui sono assolutamente determinato perche’ sono un lottatore nato. Sono convito che l’elettorato sapra’ anche scegliere e capire che a questo punto il centrodestra e’ unito e questo sara’ oggetto di apprezzamento da parte della citta’ di Pescara”. “Sono e resto uomo di centrodestra – gli fa eco Guerino Testa del Nuovo Centro Democratico – quindi il mio impegno sara’ quello di appoggiare il centrodestra a queste elezioni, anche se domani ufficialmente avremo la prima riunione alle 19.00 Pero’ quello che a me oggi interessa – prosegue Testa – principalmente e in maniera prioritaria e’ rivedere, reinventare un nuovo centrodestra a partire dal livello nazionale fino ad arrivare a quello territoriale, per tornare ad essere forza di governo”. A proposito poi del suo risultato, ha detto: “personalmente mi attendevo una parte maggiore di voti disgiunti a mio favore”. Testa infine ha aggiunto che “il 12 per cento e’ una percentuale importante per un raggruppamento di liste che per la prima volta si e’ presentato al voto”.
Alessandrini: “Spira un vento positivo”, ma tra Testa e Mascia c’é già l’accordo

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