E’ di arresto cardiocircolatorio la prima diagnosi relativa alla morte del detenuto tunisino di 41 anni trovato senza vita dal suo compagno di cella, nel cercare di Castrogno a Teramo. Il sospetto è che la morte possa essere legata agli ovuli contenenti droga che l’uomo aveva ingerito per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Sarà quindi l’autopsia, disposta dal magistrato, a dover chiarire le reali cause del decesso. Il tunisino, arrestato dalla Guardia di finanza di Giulianova nell’ambito di un’operazione antidroga, potrebbe essere stato stroncato da un’emorragia intestinale prodotta dallo scoppio degli ovuli di droga ingoiata. A dare l’allarme era stato il compagno di cella, quando ha capito che l’uomo non dava più segni di vita. Il detenuto, secondo quanto riiferito dal compagno di cella, sarebbe morto nel sonno. La polizia penitenziaria ha escluso il suicidio e qualsiasi altra ipotesi di morte violenta. Si tratta del quinto decesso avvenuto nel carcere di Castrogno dall’inizio dell’anno.
Teramo: detenuto tunisino trovato morto in cella

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