Quella in programma nel primo pomeriggio oggi al Tribunale di Pescara doveva essere la prima udienza dibattimentale, ma a causa dello sciopero degli avvocati, é stata rinviata, di ben nove mesi, al 16 giugno del prossimo anno. Si tratta del processo davanti al giudice monocratico Laura D’Arcangelo, per una lotizzazione abusiva di terreni in una zona agricola di Città S.Angelo e che vede 12 imputati, nove proprietari e tre tecnici privati. Nel frattempo é stata disposta l’interruzione dei termini di prescrizione. L’inchiesta coordinata dal Pm Valentina D’Agostino, ha preso il via da un esposto presentato dai proprietari del terreno confinante con quello su cui sarebbe stato commesso l’abuso. I tre, i fratelli Donato, Adriano e Giuseppe Comignani, hanno denunciato la realizzazione di una “new town”, una sorta di cittadina urbana, senza requisiti e servizi. Secondo l’accusa un’area agricola e con vincoli ambientali di ben 23 ettari di terreno, sarebbe stata di fatto urbanizzata, con oltre 12 ville. A proprio supporto, intanto, i legali dei fratelli Comignani, tra cui il noto avvocato di Teramo Wania Della Vigna, hanno conferito un incarico tecnico all’architetto Margherita Aledda, che si é occupata nel recente passato delle vicende riguardanti i crolli causati dal terremoto dell’Aquila.
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