“Il Lanciano non è morto”. Parole e musica di Guglielmo e Valentina Maio.

“Il Lanciano non è morto, la società non è malata, è sana”. Parole e musica di Guglielmo e Valentina Maio.

I due dirigenti della Virtus Lanciano hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare la loro verità sulle tante voci di questo ultimo periodo. Tanti i punti toccati. “Nessuna smobilitazione, non siamo falliti – hanno continuato i dirigenti – la società ha tuttavia bisogno di una profonda ristrutturazione, in modo che possa essere il più possibile autonoma. Abbiamo chiesto ai giocatori di darci una mano, proponendo loro una dilazione dei pagamenti a fine stagione, cioè a giugno, senza che perdano un centesimo. Alcuni hanno già preso altre strade (Piccolo, Paghera, Pucino e Di Cecco ndr) altri lo faranno (Mammarella è stato chiesto dalla Salernitana); il giocatore, salvo rare eccezioni, va dove gli offrono di più, ma noi non abbiamo cacciato nessuno. Quando si chiarirà chi resta e chi va via sarà cura del DS Luca Leone di chiamare quei giocatori che ci permetteranno di completare il campionato. D’Aversa? Crediamo che rimanga. Anzi forse potrebbe avere anche uno stimolo in più per lottare per la salvezza; noi ci crediamo fermamente. Le penalizzazioni? Confermo che ci saranno, credo 1 o 2 punti – ha detto ancora Gugliemo Maio – perché siamo andati lungi su certi pagamenti. Il futuro? La società è una srl a abbiamo le intenzioni di andare avanti anche nella malaugurata ipotesi che le cose andassero male. Cessione della società? Non abbiamo parlato con alcun imprenditore, se c’è qualcuno che vuole darci una mano siamo pronti ad accoglierlo, ma finora non si è fatto avanti nessuno”. Chiusura sugli attacchi ricevuti dalla tifoserie negli ultimi giorni sui social network. “Non tollereremo più attacchi personali alla nostra famiglia – hanno detto Gugliemo e Valentina – si sta scatenando una gogna che non meritiamo perché in questi 8 anni ci abbiamo messo soldi, vita, lavoro e affetti”. Al termine della conferenza stampa, i due dirigenti hanno incontrato una nutrita delegazione di tifosi rossoneri per ribadire quanto detto in conferenza stampa. Il confronto è stato aperto e leale.