Serie D L’Aquila – La strada è una sola

Serie D L’Aquila – Ci sono le condizioni per garantire un bel futuro e finalmente arrivano dal territorio. Conti, uno “ strano “ passo indietro. Il ruolo di Chiodi e della politica

Il tempo stringe ma la soluzione definitiva per salvare il calcio a l’Aquila c’è ed è quella che avevamo anticipato da tempo (QUI LA NOSTRA NEWS). Gli imprenditori aquilani ci sono, al momento quattro ma potrebbero aggiungersi altri, e sono pronti a garantire la gestione. Uno di questi imprenditori ieri si è incontrato a Roma con Gianluca Ius ma non si è trovato nessun accordo. Al contrario le parti sono lontanissime. Il pool di imprenditori non intende collaborare con Ius, il manager romano per passare la mano ha chiesto la gestione ( non ci sorprende!) del settore giovanile. Nessun accordo e il tempo stringe. Ed allora un ruolo fondamentale lo avranno Corrado Chiodi e la politica. Si faccia l’iscrizione e poi le dovute valutazioni. Di sicuro il progetto di gestione ( su base pluriennale) degli imprenditori aquilani ha il consenso generale e piace molto. Associato ai contratti dei vecchi soci per smaltire il debito rappresenterebbe il futuro ( al netto di bugie o ripensamenti che purtroppo in città sono all’ordine del giorno). Una chiosa su Gianluca Ius. Come riportato dal quotidiano Il Centro con un virgolettato il manager romano non ha digerito i ringraziamenti di Bruno Conti a Maurizio Ianni. “ Maurizio Ianni chi? “ ha dichiarato Ius. Bene, Ianni è una piccola bandiera di una grande città. Un atleta prima, un tecnico  e un dirigente dopo che ha sempre onorato con risultati e serietà la maglia rossoblù.  Dopo il terremoto ha creato una scuola calcio diventata un punto di riferimento sociale oltre che tecnico. E se un campione del Mondo come Conti lo ha ringraziato Ius si faccia due domande. E siamo pronti a scommettere che lo stesso Conti con determinati dirigenti e determinate condizioni darà una grossa mano all’Aquila calcio. Senza ostacoli dalla Roma. Un’ultima cosa. Guai a scherzare o giocare con una città che vede nello sport quella funzione sociale che il terremoto ha limitato. Impensabile!