Serie D L’Aquila – Ancora più giù. Ecco perchè!

Serie D L’Aquila – Altro clamoroso passo falso in Sardegna ma dal post Arzachena la squadra non c’è più. Ecco perchè. Silenzio stampa? Era meglio un silenzio costruttivo prima.

Elettroencefalogramma piatto. La squadra ha gettato via quanto di buono fatto fino a qualche settimana fà perdendo 4 punti contro le squadre, classifica alla mano, meno forti del campionato. Imbarazzante. Ma a tutto c’è un perchè ed è un perchè che proviamo per l’ennesima volta ad esplicitare. Non è certo il traghetto ( erroneamente abbiamo paragonato la situazione rossoblu a Rieti e Ostiamare ma le alte squadre avevano Olbia come scalo mentre l’Aquila Alghero ). Appare evidente a tutti che non è un problema tecnico: non ci si dimentica come si gioca passando da squadra che insegna calcio all’Arzachena a squadra imbarazzante per quanto irriconoscibile. Con quattro punti contro Torres e Città di Castello oggi si era a meno uno e con l’imminente rientro di Mallus e Peluso il futuro non poteva che sorridere. Ma cosa è successo dopo Arzachena? Semplice. La settimana dei comunicati. La tensione Morgia – Ranucci andava avanti da settembre ( se non prima) ma restava una cosa interna che questa testata ha provato a far notare  dopo l’Aquila Ostiamare del 26 settembre. I comunicati la hanno esplicitata ed è venuta meno quella tensione positiva che ha sempre accompagnato la squadra. Si chiama energia mentale. Quell’energia che è crollata dopo che tutto è stato reso noto un pò come lo scorso anno quando vennero restituiti i punti al calcio scommesse. Ma l’aspetto più grave è la risposta di Ranucci: quando l’amministratore unico fa intendere chiaramente nel comunicato ufficiale lo stato di difficoltà della società la squadra non ha più la serenità e la libertà mentale per allenarsi e le prestazioni imbarazzanti ne sono la logica conseguenza. Come reagirebbe un lavoratore se gli venisse comunicato ufficialmente che il datore di lavoro è in difficoltà? Squadra giustificabile allora? Neanche per idea. Ingiustificabili. Non hanno avuto il carattere per andare avanti come prima regalando un campionato e vanificando otto mesi di lavoro. Il rammarico grande è che il progetto tecnico era bellissimo (lo sarà ancora in futuro?) e che la zizzania ha saputo trionfare. Dove per zizzania si intende la capacità dell’ambiente invidioso di destabilizzare.  E la colpa grande della squadra è quella di aver alzato un assist insperato a codesta zizzania fallendo l’infallibile contro Città di Castello e Torres. Ma perchè a settembre non si intervenne subito? Ma perchè è stato permesso che all’interno della stessa società un presidente tranquillizzava e un amministratore invece lanciava gli allarmi? Dopo la serie dei comunicati hanno vinto gli allarmi e l’elettroencefalogramma è diventato piatto. Il silenzio stampa? Era meglio il silenzio durante l’anno invece di urlare liberamente e senza colpevole controllo timori e zizzania. Ultima ma non meno importante riflessione. Perchè crediamo nel progetto tecnico? Semplice: Morgia ha vinto 2 campionati ( Siena, Pistoia) Battisti ha vinto a Chieti e fatto i play off, Minincleri ha vinto gli ultimi 3 campionati, Pepe ha vinto spesso in carriera idem, Zane lo stesso…e L’Aquila calcio? Storicamente ha fatto al D e qualche apparizione tra i professionisti con la parentesi dei play off per la B contro il Pisa. Ergo non c’è cultura nell’Aquila calcio e se è una ricorrenza terribilmente ciclica il calo di gennaio ecco allora che la colpa è interna all’Aquila calcio stessa. E non dei vari De Sousa che oggi e prima dell’esperienza rossoblù segna e segnava gol a grappoli. E come De Sousa tanti altri. E come l’Aquila calcio anche L’Aquila rugby con il passaggio al professionismo ha smesso di trionfare addirittura retrocedendo. E se all’Aquila mancasse la cultura dell’investimento nello sport? Sapere di Corrado Chiodi ( il presidente con i suoi errori fa tanto e mette soldi) è sempre più solo in una città capitale in Europa per le aziende che lavorano è vergognoso. Dette queste cose siamo ancora sicuri che la colpa è di Zane che sbaglia un passaggio o di Morgia che ha schierato il 3 5 2 piuttosto che il 3-4-3?