RedBlueEagles L’Aquila – Analisi e riflessioni

lega pro

RedBlueEagles L’Aquila – Dura nota della tifoseria organizzata aquilana sulla società e sulla città che non risponde. Le nostre riflessioni.

http://www.redblueeagleslaquila1978.com/home.php/?p=10376

Nel link il duro comunicato della tifoseria organizzata aquilana. Le nostre riflessioni. La prima cosa che viene chiesta è la chiarezza alla società su situazione debitoria e di non nascondersi dietro alle frasi di circostanza. La nostra opinione è che questa società, senza voler entrare in questo contesto su meriti o demeriti, stia garantendo la continuità del calcio. Ma è opportuno fare una chiarezza definitiva per il bene di tutti. Della società, della piazza e della tifoseria. Una conferenza stampa per dire  quale è l’attuale stato delle cose, progetti futuri, idee. L’eventuale cessione? Solo dopo la conferenza di cui sopra, il confronto sui programmi e sulle linee strategiche del nuovo corso. E’ una stagione di sofferenza prima del tentativo di rilancio? Che venga detto. E’ una stagione di transizione? Che venga detto. E’ il massimo che questa società può fare? Che venga detto. Ma di certo da parte nostra c’è un no secco a cedere a persone che non hanno programmi, strategie, ma solo voglia di farsi pubblicità. Se c’è un gruppo forte, aquilano o non ( preferibile aquilano), con programmi ambiziosi esca allo scoperto con una conferenza stampa e poi vada a trattare con la società che dal canto suo se non può far fronte alle esigenze del professionismo e trova un gruppo con progetti seri deve cedere il passo. Condivisibile è l’ultima parte del comunicato. Allo stadio si ci va anche e soprattutto nelle difficoltà. Troppo facile riempire il Fattori con il Teramo o con il Pisa, è più difficile invece farlo quando contro il Savona si soffre a più non posso. Che la città risponda diversamente. Ultima considerazione. Quale è il vero e grande problema dello sport aquilano oggi? Avellino, Udine e altre realtà con il post terremoto hanno gettato basi per il futuro. Non è compito nostro fare i conti in tasca a questa dirigenza per dire se hanno speso poco o tanto in relazione alle loro possibilità ma è nostro dovere far notare che Chiodi, Mancini e i soci qualcosa hanno fatto. Come è nostro dovere far notare che il più grande cantiere d’Europa non può limitarsi a produrre budget limitatissimi per calcio e rugby. Si rifletta fino in fondo.