LND Abruzzo Ortolano – La risposta del comitato

LND Abruzzo Ortolano – Nella serata di ieri via Pec è stato inviato il parere del comitato sul caso L’Aquila. Porte chiuse ma decide Fabbricini

Con una Pec inviata al commissario straordinario, al presidente dell’Aquila De Paulis e per conoscenza al presidente della LND il comitato regionale abruzzese ha espresso, come richiesto da precedente lettera, parere sulla questione l’Aquila ricordando fermamente che ogni decisione spettera esclusivamente a Fabbricini. Tanti gli spunti meritevoli di commento nella lettera firmata da Ortolano: anzitutto ha ribadito come eccellenza e promozione siano format completi e pronti a partire, che in prima categoria ci sono state defezioni e che la nuova società ha fatto l’affiliazione solo il 23 agosto ( come dire: se vi foste fatti sentire a giugno invece di aspettare Ius…). Ortolano sottolinea nella sua risposta che l’art 52 delle Noif è applicabile per società professionistiche e che, al netto di tutte queste osservazioni fatte  dal comitato Regionale, la decisione in via straordinaria spetta al commissario che può e deve assegnare la categoria. In estrema sintesi il comitato regionale ha aperto, come sempre detto, la porta per la prima categoria ma a patto che sia Fabbricini ad assegnarla. In ultimo anche Ortolano ( ma per stessa ammissione di Fabbricini era stato lui stesso a segnalarlo) ha ribadito la presenza del San Gregorio nel comune aquilano.

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

Il comitato regionale ha scelto la linea del rispetto completo delle regole senza alcuna deroga e non aprendo neanche di un millimetro la porta. Sia la Juventus, sia L’Aquila sia il paese più piccolo dell’Abruzzo le regole sono quelle e non apriamo per nessun motivo. Con la presenza del commissario straordinario la “ battaglia” per la categoria era ed è esclusivamente politica. A giochi fatti le valutazioni verranno spontanee. Fabbricini e comitato indicano la linea per risalire prima: Unione di forze. La forza dei progetti anche comuni è sempre vincente. Un progetto comune può portare benefici per tutti a patto che sia condiviso. Piccinini ieri ha detto che la strada non è percorribile. La speranza resta l’ultima a morire ma se Fabbricini non dovesse aprire ad un miracolo oggi lontano si lavori affinché quella strada diventi percorribile. Il bene comune ( il calcio in città) deve scavalcare ogni singola presa di posizione.