Teramo: Campitelli non lascia ma…… rimane

Teramo, Campitelli non lascia ma rimane. Il Presidente del Teramo, Luciano Campitelli, non lascia il suo incarico ma resterà presidente del Cda in attesa di un’ eventuale riduzione della squalifica. Il numero uno biancorosso, in conferenza stampa, con la voce rotta dall’emozione ha chiesto scusa ai tifosi.

“Chiedo scusa a tutti i tifosi biancorossi se non ho saputo difendere il Teramo per quanto conquistato sul campo, la serie B”.

Così il Presidente del Teramo, Luciano Campitelli, con la voce rotta dalla commozione nel corso della conferenza stampa tenuta in un’affollata sala San Carlo. Il numero uno del Teramo, stamani, avrebbe dovuto annunciare il nuovo organigramma della Società ma, a sorpresa, ha ribadito che a partire dalla prossima settimana il Teramo calcio avrà un nuovo Cda, affiancato da un “collegio di saggi”, di cui lo stesso Campitelli sarà il presidente. Nel così detto collegio di saggi faranno parte persone di sua fiducia, esponenti autorevoli in grado di garantire la Società e la Città. Campitelli, interrotto più volte dagli applausi dei tifosi, è tornato sulla triste vicenda della combine con il Savona ed ha sottolineato che non ne vorrà più parlare per guardare soltanto in avanti e pensare al futuro.

«Sono orgogliosissimo di essere ancora a capo della Teramo Calcio.
Ripartiremo da lunedì con maggior convinzione e speriamo di continuare a divertirci come fatto nei miei sette anni di presidenza
».

In una sala “San Carlo” gremita, il numero uno del sodalizio biancorosso, Luciano Campitelli, visibilmente commosso dall’affetto della sua gente, ha esposto il suo pensiero e i suoi sentimenti dopo la calda estate vissuta.

«È la prima volta che mi capita di fare una conferenza di questo tipo – le sue parolee credo faccia crescere. Oggi provo un’emozione grandissima. Ringrazio tutti per le migliaia di lettere d’incoraggiamento ricevute, a simboleggiare la stima e l’affetto assolutamente reciproci.

Questa società, nel suo percorso, ha fatto sacrifici disumani: avevamo toccato una cosa insperata ed è meraviglioso semplicemente rivivere quei momenti.
Da lì dobbiamo e vogliamo ripartire, ma per farlo dobbiamo chiudere quella porta. Nel ribadire di essere totalmente estraneo a ogni addebito che mi è stato rivolto, vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi per quanto accaduto, per non essere riuscito a circondarmi unicamente di persone corrette e, malgrado gli intenti, di non essere riuscito a difendere quanto conquistato con merito sul campo.

Oggi sono qui per ripartire insieme a voi, con grinta e determinazione come il primo giorno e per ricostruire un grande Teramo. Dal giorno seguente la sentenza stiamo lavorando per una nuova struttura societaria, con la nomina di un nuovo consiglio di saggi, in modo da potermi confrontare con queste persone, al fine di evitare determinati errori in futuro. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicina nel modo migliore, tutta Teramo, la squadra e coloro che sono con noi da diverse stagioni, uno straordinario staff tecnico capitanato da un grande uomo prima che da un ottimo allenatore, Vivarini, che rimarrà con noi per puntare forte su questo nuovo, importante progetto. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al direttore generale Scacchioli, che ha vissuto con me ogni attimo particolare, ai miei amici di sempre, nonché dirigenti, Mignini e Testa, al presidente dell’Asl Fagnano per il contributo offerto, senza dimenticare il Sindaco Brucchi, che si è adoperato tantissimo per la squadra della sua città. Voglio parimenti ricordare che dalla Promozione fino ad ora abbiamo sempre vinto senza aiuti, senza ripescaggi, e di questo ne siamo fieri. In tale situazione atipica, ho avuto la possibilità di conoscere una grande persona, l’ex presidente Nanni Cerulli Irelli, che mi è sempre stato vicino, così come gli avvocati Chiacchio, Cerulli e Gebbia. C’è particolare bisogno, in questa fase, del sostegno dei nostri partner commerciali, perché abbiamo subito un danno enorme a livello economico: hanno provato a distruggerci, senza riuscirci. Più di ieri la città deve essere vicina alla società, in modo appassionato e caloroso come fatto l’anno scorso. Qualora, tuttavia, la stessa non fosse più stimata e ove non ci fosse la fiducia per continuare, noi saremmo i primi a fare un passo indietro perché non vogliamo occupare questa poltrona forzatamente, evitando quanto più possibile interferenze negative per la squadra. Ci tengo a sottolineare che sotto la nostra gestione, in sette stagioni, questo club non ha mai subito penalizzazioni o inadempienze, a testimonianza della nostra serietà. Dentro di noi siamo ancora troppo feriti, ma non vogliamo dare colpe a nessuno: ognuno di noi possiede scheletri nell’armadio, torniamo ad essere positivi e uniti. Lunedì rimoduleremo la campagna abbonamenti: oggi questa determinazione la potete trasferire soltanto voi. o ci credo».