L’Aquila, tasse post-sisma: ancora non pubblicato il decreto di proroga

Ancora non viene pubblicato il decreto del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che autorizza la proroga di 120 giorni per l’esecuzione di tutta la procedura prevista in capo al commissario straordinario Calabrò per il recupero delle imposte sospese tra il 2009 e il 2010 per il terremoto che colpì L’Aquila nove anni fa.

Il provvedimento c’è, i commercialisti garantiscono che esiste ed è pronto a essere pubblicato, e definirebbe – garantisce chi lo ha letto – un lasso di tempo di 120 giorni per rispondere al commissario. Mentre agli imprenditori che hanno già risposto verrebbe data la possibilità di integrare quanto già trasmesso.

Contenuti che, però, non sono ancora ben definibili in quanto il decreto della presidenza del Consiglio non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. Proprio sull’esistenza del decreto di proroga i giudici del Tribunale amministrativo ai quali hanno fatto ricorso le aziende si sono basati per costruire l’impianto della sentenza che, in sostanza, non ha accolto – nell’udienza della settimana scorsa – la richiesta di sospensiva sia della nomina del commissario, sia dell’obbligo di restituzione dei tributi sospesi all’indomani del terremoto, in seguito al pronunciamento della commissione europea che considera la misura aiuti di stato. I giudici amministrativi hanno motivato, appunto, la decisione con il fatto che non c’è urgenza in quanto è in corso di pubblicazione il decreto che proroga di 120 giorni l’efficacia di cartelle esattoriali notificate a circa 350 operatori economici, e nelle quali si chiede di presentare entro 30 giorni le perizie sui danni dovuti al sisma.

L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 6 giugno, ma intanto la politica continua a lavorare per cercare soluzioni e appoggi esterni. Come quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sul cui tavolo è stata fatta recapitare una lettera a firma congiunta tra il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e il rappresentante dei sindaci del cratere Francesco Di Paolo, ai quali Mattarella avrebbe assicurato grande attenzione e interesse.

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