L’Aquila, taglio corse Tua. Santangelo boccia la razionalizzazione di Giuliante

Roberto Santangelo foto: Marianna Gianforte

No al taglio delle corse mattutine e serali della tratta Roma-L’Aquila di Tua. A dirlo è il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo.

A ritenere che non sia questa la strada giusta, pur confermando l’esigenza di razionalizzare i costi di gestione dell’azienda per il Trasporto pubblico regionale, è il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo. Il quale chiede che le corse a uso dei pendolari non vengano accorpate o cancellate. E sollecita i vertici di Tua – in particolare il presidente Gianfranco Giuliante – di rivedere le strategie di razionalizzazione, a partire dalla convocazione di un tavolo in cui poter valutare altre soluzioni. L’azienda unica regionale del trasporto pubblico, infatti, intende ridurre alcune fasce orarie, con una sola corsa dall’Aquila verso Roma alle 20 invece che le due assicurate fino a oggi (alle 19:45 e alle 20:15), e con il taglio della prima corsa del mattino dall’Aquila verso Roma, quella delle 4:30, e dell’ultima della sera da Roma, alle 23. L’ultimo autobus da Tiburtina partirebbe dunque alle 22:30.

LA NOTA COMPLETA DI SANTANGELO:

“Razionalizzare le corse ed evitare gli sprechi è una cosa importante per una gestione oculata delle risorse e vale per qualsiasi azienda di autotrasporto sia pubblico che privato. Comprendiamo le ragioni della governance di Tua, ma la soppressione di alcune corse, precisamente quella delle 4.30 diretta da L’Aquila a Roma che verrebbe accorpata a quella delle 5 e quella delle 23 che svolge il percorso inverso, è una scelta non percorribile, a mio avviso”, ha detto Santangelo.
“Va tutelato e garantito il servizio pubblico così com’è offerto ora, perché permette a migliaia di persone di raggiungere la Capitale ogni giorno per motivi di lavoro o studio”.
“Mentre altre fasce orarie presentano la compresenza di collegamenti offerti anche da privati e possono, quindi, essere concorrenziali e scelti liberamente dall’utenza, quelle assicurata dalla Società unica abruzzese di Trasporto, della fascia oraria dalle 4.30 alle 6 e quella delle 23, va assolutamente garantita perché la riteniamo essenziale”.
“Il collegamento L’Aquila-Roma della prima mattina e del rientro serale deve rimanere una prerogativa del servizio pubblico, in quanto, tra l’altro, il capoluogo abruzzese paga lo scotto di essere collegato, con tempi di percorrenza relativamente accettabili, su gomma piuttosto che su ferro”, ha proseguito Santangelo.
“Spostare una corsa, anche solo per 15 minuti, a molti può sembrare una questione irrilevante mentre per coloro che viaggiano quotidianamente “sul filo di lana”, con i tempi ristretti, potrebbe comportare gravi ripercussioni in termini di coincidenze con mezzi di trasporto successivi a quelli del bus”.
Santangelo ha concluso dichiarando che: “Come ci siamo attivati per difendere i pendolari quando si voleva spostare l’arrivo dei bus provenienti dall’Abruzzo dalla stazione Tiburtina a quella dell’Anagnina, altrettanto faremo con forza anche nel caso della soppressione di queste corse o la loro trasformazione in commerciali”.

Il servizio del Tg8