Un appello per l’Istituto Nazionale Tostiano

Lettera appello del Presidente dell’ Istituto Nazionale Tostiano di Ortona. Riceviano e pubblichiamo integralmente la lettera inviata alla redazione del TG8 dal Presidente, dai componenti del CdA e dai dipendenti dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona.

“Francesco Paolo Tosti non è attuale, è eterno”. Questa dichiarazione resa al Messaggero dal noto mezzosoprano Monica Bacelli il 4 dicembre 2015 dopo il concerto di avvio del centenario tostiano rende meglio di ogni discorso il senso di una storia che è diventata patrimonio collettivo. Mentre si attende di sapere cosa farà la Regione Abruzzo per sostenere concretamente e significativamente il progetto delle celebrazioni del grande musicista ortonese, ergo abruzzese, il mondo si mobilità.

Da gennaio ad oggi, si legge sempre nella nota,  sono già successe cose assai significative. A settembre 2015 il soprano Nicoletta Castracane con un gruppo di valenti jazzisti ha prodotto in America il CD Tosti oggi, presentato ufficialmente in Italia, a Roma, il 29 gennaio 2016. Sempre nel 2015 è stato pubblicato in Cina un CD dedicato alle arie di F P. Tosti, cantate dal tenore Zhang Yongkai, Professore Associato nella “Sezione Specialistica di Canto Lirico – Sofia Mingjian HU nel Conservatorio di Shenyang (Cina). In Francia si sta preparando l’uscita di un CD del “Duo Amaranta” formato da Isabelle Poulain e Marc Filograsso. Altre comunicazioni di concerti, e produzioni arrivano frequentemente al nostro ente.

E, dulcis in fundo, il mensile Amadeus, certamente il più conosciuto periodico musicale italiano, distribuito in tutte le edicole, proprio nel numero di febbraio dedica un consistente spazio al nostro Francesco Paolo Tosti.

Nel frattempo gruppi di persone da diverse parti e particolarmente dal Giappone stanno scrivendo per poter venire a visitare il Museo Tosti in questo anno eccezionale per la cultura abruzzese. Gli stessi Istituti Italiani di Cultura all’estero, ovvero gli uffici del Ministero degli esteri, stanno chiedendo di raccordarsi con l’Istituto Nazionale Tostiano per le iniziative.

Cosa altro bisognerà fare per convincere politici, amministratori e sostenitori che il centenario tostiano è un fatto fondamentale della cultura mondiale e che l’istituto fondato dal Comune di Ortona nel 1983 ed intitolato a Tosti grazie allo sforzo di tanti, tra i quali i mai dimenticati Sanvitale e Caraceni, è pronto e aspetta di poter avviare la sua macchina organizzativa ?

C’è qualcuno che crede ancora che la cultura non fa mangiare ed è meglio dare poco a molti per fini elettoralistici ?

Ci pare che il mondo vada da un’altra parte e che lo stallo dell’economia manifatturiera di vecchio tipo dovrebbe far riflettere e soprattutto far capire che nuove strade di sviluppo dovranno essere praticate e che una ipotesi di turismo sostenibile di qualità non potrà fare a meno della cultura, senza considerare i vantaggi per i nostri concittadini e per lo sviluppo complessivo della società.

Dobbiamo aspettare che qualcun altro realizzi le celebrazioni tostiane mentre le nostre istituzioni stentano a capire ?

Il nostro compito, conclude la nota, è di chiarire nella pratica il valore di ciò che è stato fatto e si fa. Ed ora abbiamo ritenuto di specificarlo anche per iscritto affinché rimanga traccia di ciò in modo che il Paese, che a volte ha la memoria corta, non dica poi che non sapeva e che nessuno ha detto nulla”.