Autismo, Febbo alla Asl: “Risolvete caso del bimbo”

Autismo, il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, chiede alla Asl di risolvere al più presto il caso di un bimbo autistico di 3 anni.

Pubblichiamo, integralmente, il comunicato del presidente della commissione Vigilanza, il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo.

“Nella prima seduta utile convocherò il Direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, dottor Orsatti, per chiedere spiegazioni e conoscere le motivazioni per cui ancora non viene preso in carica presso la struttura riabilitativa indicata, il piccolo paziente (di cui rendiamo note solo le iniziali del nome M.V.G. – ndr), affetto dal disturbo dello spettro autistico”. Questa la proposta avanzata dal Presidente della commissione Vigilanza Mauro Febbo affinché venga “fatta chiarezza su una situazione, inspiegabile quanto incresciosa, venutasi a creare presso la Asl. Un caso – spiega Febbo – che non può essere nascosto ma denunciato e risolto visto l’argomento sensibile e le diverse sollecitazioni ricevute. Nello specifico il piccolo è un bambino di 3 anni con un autismo molto marcato e più volte valutato con diagnosi di autismo grave. Infatti il 10 agosto 2016 il bambino è stato visitato e valutato dalla Unità di Valutazione Multimediale (UVM) del distretto di San Salvo dove veniva prescritta e autorizzata l’attività riabilitativa semi-residenziale intensiva da effettuare presso la struttura specifica di San Salvo. Successivamente, il 22 agosto 2016, il bimbo è stato valutato ancora una volta dal Centro Regionale di riferimento per l’Autismo (ASL AQ) che riscontrava un peggioramento marcato e la necessità di un intervento immediato per la tutela della salute del bimbo e dei familiari. La stessa famiglia – commenta Febbo – ha provveduto immediatamente a recapitare presso la struttura territoriale di San Salvo la certificazione rilasciata dal CRRA ma purtroppo senza esito e, nonostante il decorrere dei 30 giorni per la presa in carico, il piccolo resta senza alcuna attività specifica per garantire la sua salute. Sono a conoscenza che lo scorso 3 ottobre 2016, il legale della associazione Autismo Abruzzo, ha inviato formale diffida alla ASL di Chieti e alla Regione Abruzzo affinché si giungesse ad un rapido avvio delle terapie garantire dalla legge 134/2015 e dai nuovi LEA che includono l’autismo tra le tipologie di disabilità garantite a carico del sistema pubblico. A questa specifica diffida la ASL di Chieti risponde con una nota a firma del Direttore Sanitario Dott. Orsatti che relaziona sull’accaduto riportando in effetti problemi e ritardi circa la presa in carico del bambino ma non espone alcuna proposta e tempi di sulla “presa in carico” del bambino. Il servizio ispettivo della Regione torna a chiedere una pronta attuazione della legislazione vigente e della nota commissariale del 13 settembre 2016 ma a tutt’oggi nessuna azione è stata garantita sia al bambino sia alla sua famiglia. Questa è un storia incresciosa e triste poiché, nonostante la condizione di gravità del piccolo paziente, nonostante una legge nazionale specifica, nonostante i nuovi LEA che includono l’autismo, nonostante una nota del Commissario per la sanità, nonostante un certificato del CRRA, nonostante una prescrizione dell’UVM e due note di sollecito del Servizio Ispettivo della Regione, non si riesce a garantire il diritto alla cura a un bambino con tale condizione di gravità. Una pagina vergognosa ed inspiegabile della nostra Asl. Pertanto – conclude Febbo – nei prossimi giorni convocherò la Direzione sanitaria della ASL Chieti-Lanciano-Vasto affinché si possa chiudere al più presto questa triste vicenda altrimenti sarò costretto a sollecitare l’intervento della Magistratura come paventato dai familiari del bimbo.”