Di Biase: “Spostare l’aeroporto in Val Di Sangro”

Dall’architetto Tommaso Di Biase (ex assessore all’urbanistica al Comune di Pescara) riceviamo e pubblichiamo un contributo e una foto progettuale sulla proposta di spostare l’aeroporto in Val di Sangro”.

Nuovo Aeroporto d’Abruzzo: se non ora, quando?

La delocalizzazione dell’Aeroporto d’Abruzzo dal cuore dell’area più urbanizzata della regione è una scelta ormai matura. Allo scopo di rendere economicamente e ambientalmente sostenibile il trasporto aereo nella nostra regione, sviluppandone tutte le potenzialità, una tale scelta va realizzata al più presto. Il fatto nuovo e positivo dell’inserimento dei territori regionali a sud di Ancona nella rete Ten-t nel contesto della Macroregione Euroadriatica, frutto del lavoro della Regione Abruzzo, rende possibile un obiettivo strategico così importante ma altrimenti così difficile.

L’attuale collocazione nell’area urbana pescarese dell’Aeroporto d’Abruzzo è insostenibile da ogni punto di vista. Paradossalmente, nella collocazione attuale, più aumentano i voli e i passeggeri più aumenta l’insostenibilità economica e ambientale dell’aeroporto. Il traffico aereo contribuisce non poco all’inquinamento acustico e dell’aria di Pescara. Per non parlare dei problemi della sicurezza delle aree urbane interessate dalle fasi di atterraggio e decollo degli stessi aerei. Infine gran parte della periferia ovest della città è sottoposta ai vincoli edificatori e di destinazione urbanistica del Piano di Sicurezza Aeroportuale che stanno contribuendo a deprimere la parte più socialmente critica e depressa della città e, direi, dell’intera regione.

Tutti possono provare a immaginare le opportunità positive e di sviluppo che si potrebbero creare se si spostasse l’aeroporto, a partire dalla auspicabile rigenerazione urbana di tutta la periferia ovest della città. O attraverso la creazione di un parco metropolitano di circa 150 ettari nel cuore del più grande e importante sistema urbano del centro adriatico. Nel contesto di un progetto così ampio, decisive questioni di funzionamento e di ecologia della città potrebbero trovare una soluzione concreta. La scelta di localizzazione alternativa più valida tra quelle possibili è la Valle del Sangro, sia per le sue caratteristiche morfologiche – è una zona di pianura – sia per le infrastrutture presenti nell’area – Ferrovia Adriatica e Stazione di Torino di Sangro, Ferrovia Sangritana, Fondovalle Sangro, Autostrada A14, – sia per l’importanza del sistema industriale già insediato – come la Sevel, la Honda e tante altre pregiate attività.

L’immagine allegata spiega più di qualsiasi discorso l’idea che, non a caso, ho voluto presentare nel giorno del convegno in cui si parlerà del significato e dei contenuti specifici della rete Ten-T nella nostra regione. Una rete, una connessione infrastrutturale si spiega, direi si racconta, quando incontra e definisce i “nodi” delle sue più ampie relazioni. L’aeroporto nel centro dell’adriatico è uno di questi nodi, dunque non può rimanere fuori dalla “connessione adriatica”, nella collocazione attuale corre seriamente questo rischio.

Pescara, 14.01.2015

Tommaso Di Biase

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

5 Commenti su "Di Biase: “Spostare l’aeroporto in Val Di Sangro”"

  1. ..la proposta di questo signore è assolutamente ridicola e non meriterebbe nemmeno attenzione se non avesse la pretesa di rivestirsi di un contenuto tecnico/programmatico!!.. Per assurdo l’architetto Di Biase pretende di giustificare lo spostamento dell’aeroporto d’Abruzzo (lo ricordiamo, già aeroporto Liberi, storica infrastruttura di Pescara, oggi dell’area metropolitana Chieti Pescara, che un vecchio nostalgico come me conserva nei suoi ricordi di bambino!) con la crescente movimentazione del traffico aereo frutto, lo ribadiamo fino alla noia, proprio della posizione dell’aeroporto che rimane cerniera del traffico aereo tra il nord e il sud del litorale adriatico al servizio di una grande area metropolitana commerciale e al servizio di un turismo che è quello storico gravitante nell’area pescarese (Pescara/Montesilvano prossimo macronucleo amministrativo insieme a Spoltore con la costituzione della “Grande Pescara”, litorale sud teramano e nord teatino, raccordo con l’area interna pescarese ed est/aquilana, soprattutto con la prevista realizzazione di opere stradali che favoriranno il collegamento rapido tra il capoluogo, la zona montana e il litorale adriatico).. Non si vede, invece (ci sembra del tutto risibile l’ipotesi), come la Val di Sangro (al netto della disponibilità di lotti e di aree ma non per questo portatrice di ragioni vere e di interessi economici al di là di quelli di un’area industriale certamente “forte” ma semmai bisognosa di ben altri tipi di collegamento!) possa rappresentare una soluzione, se non quella di affossare il traffico aereo!!.. Chi dovesse malauguratamente prendere un aereo all’indomani della realizzazione di uno sciagurato simile progetto ed atterrare in…Val di Sangro(!), si accorgerebbe di essere atterrato nel….nulla assoluto!.. e a poco servirebbe pensare che i dieci manager o tecnici o acquirenti che due volte l’anno avessero la necessità di raggiungere le industrie della Val di Sangro possano costituire il “mercato” del traffico aereo abruzzese!!!..
    Preferiamo considerarla quello che realmente è: una bufala!!..

  2. Gianluca | 18/01/2016 di 16:27 |

    La proposta oggetto dell’articolo è priva di qualsivoglia tipo di fattibilità.

    L’aeroporto di Pescara non ha niente a che vedere con la rete TEN-T, il cui scopo precipuo è quello di movimentare le merci su tutto il territorio europeo. Dall’aeroporto di Pescara non si è stati capaci di tenere il cargo di Poste Italiane figuriamoci agire sinergicamente a livello europeo!!!

    L’unico aeroporto italiano considerato è quello di Malpensa, unico vero aeroporto cargo italiano.

    In generale l’Abruzzo è già fuori dalla rete TEN-T da più di 10 anni e se si guarda la mappa dei collegamenti si vede come sull’Abruzzo scenda una cortina nera di dimenticanza politico affaristica allucinante.

    La proposta riportata nell’articolo serve solo a stuzzicare appetiti politico-affaristici su una vasta zona lottizzabile e cementificabile a ridosso della città di Pescara.

  3. marino | 16/01/2016 di 11:22 |

    I burocrati non smettono di stupirmi: Di Biase ha copiato-incollato le argomentazioni trite e ritrite che si fanno per l aeroporto di Milano e Torino, dimenticando che sta a Pescara.Paradossalmente ha strutturato il ragionamento sull aumento del traffico aereo di milano, tacendo del crollo del traffico a Pescara

  4. niccolò | 16/01/2016 di 09:46 |

    L aeroporto, a differenza della ferrovia, era già nella rete europea.

    • Gianluca | 18/01/2016 di 15:10 |

      L’Aeroporto di Pescara non rientra assolutamente nella rete TEN-T. Tuttalpiù è toccato marginalmente dal SESAR. Ma veramente marginalmente e solo per logiche campanilistiche di opportunismo politico ed elettorale che stanno portando al disfacimento una piccola ma potenzialmente sostenibile realtà aeronautica.

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