Trivelle: Mazzocca chiede un consiglio straordinario

Mazzocca-Mario

Trivelle: Mazzocca chiede un consiglio straordinario . L’assessore regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, con una nota indirizzata a tutti i consiglieri regionali e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio, ha chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio regionale per esaminare la proposta di referendum inerente l’abrogazione dell’art. 35, comma 1, del Decreto Sviluppo.

“Abbiamo l’urgenza – spiega l’assessore Mazzocca – di definire al più presto la posizione della Regione Abruzzo in merito alle decisioni assunte dal Governo con il Decreto Sviluppo sui temi riguardanti la petrolizzazione. Con il referendum noi chiediamo di annullare la non applicabilità del divieto di ricerca e di estrazione del gas e del petrolio ai procedimenti amministrativi in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 giugno 2010 n. 128, destinati a concludersi con il rilascio del titolo minerario. I tempi sono stretti, considerando che il 30 settembre è il termine ultimo entro cui è possibile presentare la richiesta di referendum. La nostra iniziativa, nata su invito del coordinamento nazionale “No triv” e “A Sud onlus”, intende riaffermare a gran voce il modello di sviluppo sostenibile dell’Abruzzo contro qualunque tentativo di trasformare il territorio in un distretto minerario per gli idrocarburi. Dopo l’incontro con i presidenti delle altre regioni adriatiche a Termoli, il 24 luglio scorso, abbiamo inteso coinvolgere direttamente tutti i cittadini abruzzesi su una questione che riguarda il futuro del territorio. Il referendum è un ulteriore tassello della strategia da noi messa in atto contro la petrolizzazione.  A tal proposito, –  conclude  Mazzocca – stiamo seguendo anche l’iter del ricorso presentato dalla Giunta regionale davanti ai giudici della Corte costituzionale e del Tar del Lazio per contestare la legittimità del Decreto ministeriale,  con il quale si  dà attuazione all’art.38 dello Sblocca Italia. Il nostro auspicio è che sulla richiesta del consiglio straordinario converga il maggior numero di consiglieri regionali. Le tante e partecipate manifestazioni anti triv di questi anni, come quella del 23 maggio a Lanciano, testimoniano che gli abruzzesi ritengono che tutela ambientale sia la grande risorsa del nostro territorio e, in quanto tale, non può essere subordinata a prepotenze legislative”.