Macroregione: D’Alessandro, si ad alleanze strategiche

Macroregione: D’Alessandro, si ad alleanze strategiche. No agli inscatolamenti. L’Abruzzo ha iniziato finalmente a svolgere il ruolo che la naturale collocazione geografica gli ha donato, ovvero essere regione cerniera tra il nord e il sud sulla costa adriatica. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del PD con delega ai Trasporti, Camillo D’Alessandro.

“Di qui anche la naturale ambizione di essere noi i promotori di un’iniziativa capace di spostare il sud dell’Adriatico verso nord, ovvero di essere regione locomotiva. Dall’altro  lato siamo quelli che rappresentano la porta più funzionale di collegamento tra i due mari. Entrando nel merito: Umbria, Marche e Toscana devono immaginare (e fanno bene) un’alleanza per realizzare un collegamento Adriatico-Tirreno che noi già abbiamo grazie alle autostrade e con la possibilità – già in corso d’opera – di collegare Ortona, il nostro principale snodo portuale, direttamente al casello autostradale.

Non è all’ordine del giorno alcuna fusione tra regioni: si parla soltanto di alleanze variabili a seconda delle esigenze. Ad esempio c’è un’alleanza possibile sul versante gomma-ferro tra Marche, Abruzzo e Molise, mentre per quanto riguarda l’acqua guardiamo al Lazio. Quindi: no ad inscatolamenti di una regione nell’altra, sì a progetti strategici condivisi. D’altra parte Ancona sta guardando a ovest da oltre dieci anni con l’infrastruttura del Quadrilatero; noi firmeremo accordi di confine con Marche e Molise senza appuntamenti ultimativi.

E’ evidente, conclude D’Alessandro,  che la nostra attività ha spiegato che noi non siamo il sud di alcuna regione se per sud si intende “stare sotto” o venire dopo. Il rapporto con il Lazio fu iniziato ai tempi di Falconio Presidente con il Patto delle 5 regioni ma non è stato mai perfezionato: allora come ora, esso candidava una parte dell’Italia ad essere più di quello che le singole regioni oggi rappresentano. Noi andiamo avanti in questa logica perché da Roma all’Europa tutti hanno capito che l’Abruzzo è tornato in campo e non intende farsi da parte”.