L’ira di Antonio Razzi: via Pagano, per FI ci vuole commissario

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L’ira di Antonio Razzi: via Pagano, per FI ci vuole commissario. Le dichiarazioni pesanti del senatore abruzzese rilasciate in un’intervista ilfattoquotidiano.it.

Una cosa è certa, quando parla fa notizia, e siccome in questi ultimi tempi parla spesso, ecco che il senatore Razzi è di nuovo in primo piano. Questa volta è ilfattoquotidiano.it ad occuparsi dell’ultima esternazione del senatore forzista, il quale avrebbe dichiarato guerra al coordinatore regionale Nazario Pagano e a tutti coloro che anelerebbero a soffiargli il posto nel collegio Pescara-Chieti. Razzi, scrive ilfattoquotidiano.it, “chiede il commissariamento del partito, forte anche delle rassicurazioni ricevute da Berlusconi”. A provocare il mal di pancia ai colleghi azzurri sarebbe stata l’annunciata autocandidatura di Razzi, evidentemente risultata indigesta.

“Io sono uscito allo scoperto – ha dichiarato Razzi a ilfattoquotidiano.it – per vedere chi mi ama e chi mi odia. E ho fatto bene perché si è visto subito chi mi odia. Appena mi giro un attimo mi pugnalano alle spalle perché pensano che non essendo laureato io non capisco tanto. Ma a queste persone ripeto: amico caro, ne dovete magnà di sale per arrivare a fare tutto quello che ho fatto io nella vita”.

Secondo ilfattoquotidiano.it la pugnalata citata da Razzi risiede nel mancato invito all’evento di giovedì prossimo al Mumi di Francavilla. Razzi l’avrebbe appreso da un post pubblicato su facebook dalla coordinatrice aquilana Antonella Di Nino. Allo stesso evento, secondo Razzi, non sarebbero stati invitati nemmeno la senatrice Paola Pelino e l’onorevole Fabrizio Di Stefano.

“È come se i vertici abruzzesi ci avessero detto: ce ne freghiamo di voi – aggiunge Razzi nell’intervista a ilfattoquotidiano.it – Un coordinatore con le palle prima doveva venircelo a dire a noi parlamentari che stava organizzando quell’evento. Invece, dal momento che non ci ha avvisati e neppure invitati, qui gatta ci cova. Ci vuole fare fuori, ma non ci riuscirà”.

In sostanza, Razzi non solo spera che Pagano possa arrivare a malapena a mangiare il panettone, ma è anche convinto che il partito regionale vada commissariato, perché non è più accettabile che a guidarlo sia chi, invece di unirla, vuole dividere la famiglia. Razzi infine si è detto certo che anche Berlusconi abbia compreso il problema e che il commissario potrebbe arrivare entro fine anno.

“A Pescara conclude Razzi – abbiamo superato il limite: Pagano ha disdetto il contratto d’affitto della sede regionale. Ma vi rendete conto? Siamo nel terzo millennio o all’età della pietra? Una situazione ormai insostenibile perché, a parte il sottoscritto e pochi altri, gli eletti di Forza Italia non versano un euro al partito. Ne ho parlato con Berlusconi e mi ha chiesto di intervenire per recuperare la situazione. Così mi sono impegnato a trovare una soluzione e ad aprire una nuova sede”.