Bilancio regionale, approvato disavanzo

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E’ stato approvato ieri dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo il disavanzo di amministrazione 2014.

Il disavanzo presunto che la Regione Abruzzo deve coprire in 10 anni, è di 770 milioni di euro. La somma è contenuta nel provvedimento amministrativo relativo al disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2014, approvato ieri a tarda sera dal Consiglio regionale. Oltre 51 milioni di euro da accantonare fino al 2025, con l’obiettivo ambizioso di mantenere l’equilibrio di bilancio da un lato, e non tagliare risorse ai servizi essenziali per i cittadini dall’altro. Sul disavanzo che sarà oggetto del piano di rientro pesa anche l’attenzione della Corte dei Conti, che da due anni “bacchetta” la Regione. Ma non mancano le critiche delle opposizioni,. Per Forza Italia e per il Movimento 5 stelle non c’è traccia del taglio delle tasse e degli investimenti sul sociale.

Alle critiche delle opposizioni, risponde l’assessore al Bilancio Silvio Paolucci,che difende quello che definisce “un bilancio straordinariamente equilibrato”. Ieri intanto approvato anche il Documento di economia e finanza regionale, propedeutico alla sessione di oggi chiamata a licenziare il bilancio di previsione.

La seconda giornata della sessione di Bilancio del consiglio regionale, partita in ritardo, si sta svolgendo nonostante alla maggioranza di centrosinistra manchino quattro dei 18 consiglieri: e con 14 non si avrebbe il numero legale che è fissato a 16 presenze considerando che il Consiglio è composto da 31 consiglieri. Si tratta degli assessori regionali Marinella Sclocco (Pd), Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), assenti per motivi personali, Donato Di Matteo (Pd), quest’ultimo presente ieri, e dell’altro consigliere di Abruzzo Civico Mario Olivieri, assente anche ieri. A tenere in piedi la sessione di bilancio sono le opposizioni di centrodestra e del Movimento cinque stelle che stanno attendendo il momento della votazione per chiedere la verifica del numero legale.

L’assessore regionale Paolucci illustra il Bilancio

“Il bilancio che ci apprestiamo ad approvare rappresenta un ulteriore piccolo passo verso il risanamento e l’armonizzazione dei sistemi contabili. E’ stato costruito con una impostazione ancor piu’ severa di quella dello scorso anno anche se sfruttando tutti i margini operativi che il legislatore ci assegna e coprendo le principali esigenze nei programmi dei trasporti e del sociale”. Cosi’ l’assessore al bilancio, Silvio Paolucci, ha illustrato oggi il bilancio di previsione della Regione Abruzzo 2017-2019 che il Consiglio regionale si prepara ad approvare nelle prossime ore. “Le criticita’ emerse – ha aggiunto Paolucci – non imputabili a questa Amministrazione, non permettono ancora oggi di avere certezza sul disavanzo da ammortizzare. Con grande senso di responsabilita’ abbiamo, da un lato, accantonato oltre 60 milioni di euro e, dall’altro, garantito gli stanziamenti per sociale, trasporti e fondi europei per tutte le attivita’ produttive. Una cosa e’ certa: ci troviamo di fronte ad un bilancio che lascia scarsi margini di manovra e che dovra’ necessariamente subire una rivisitazione in occasione dell’approvazione dei rendiconti arretrati. Nel corso dell’anno 2016, tuttavia, sono state poste le basi per un percorso di velocizzazione delle attivita’ di rendicontazione arretrate che, si spera, possa essere conclusa in tempi brevi”. Vediamo nel dettaglio il bilancio in numeri: il totale generale entrate/spese previsto e’ di 6 miliardi e 268 milioni. Solo il perimetro sanitario e altre spese relative al comparto sanita’ sono pari ad un importo di 2 miliardi 546 milioni. Le spese vincolate ammontano a 765 milioni fino ad arrivare ad un valore complessivo di voci obbligatorie di 5 miliardi e 874 milioni. Escludendo questo importo il bilancio regionale diminuisce a 394 milioni. Questa voce residua e’ destinata prioritariamente alle spese di personale pari a 84,2 milioni, al rimborso prestiti (127,4 milioni), ai contributi ai Comuni per mutui e prestiti per euro 18 milioni, al finanziamento della spesa del consiglio (24,6 milioni) e solo per ARIT, ARTA, comunita’ montane ed altri enti si spendono 6,2 milioni di euro. La spesa per l’ADSU e’ pari a 15,3 milioni. Restano 92 milioni utilizzati in parte per integrazione del fondo nazionale trasporti per 45,2 milioni di euro, fondo politiche sociali per un importo pari a 7,3 milioni e spese per funzionamento parchi sport e cultura etc. Con l’avvio a regime della nuova programmazione comunitaria l’Ente ha dovuto prevedere la quota di finanziamento regionale che non ha interessato la passata programmazione. Si tratta di una somma di 18,2 milioni di euro che certamente costituisce un maggior onere per il bilancio regionale. E’ importante segnalare anche le spese per trasferimenti riguardanti il Masterplan per un importo di 138 milioni di euro”.