Consiglio Abruzzo decide su “Nuova Pescara” nuovi approfondimenti

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Consiglio Abruzzo: la discussione sulla Nuova Pescara, il grande Comune che prevede la fusione con Spoltore e Montesilvano termina con il rinvio in commissione per ulteriori approfondimenti.

E’ iniziata ufficialmente in Consiglio Regionale la discussione sul progetto di legge per istituire la cosiddetta Grande Pescara o Nuova Pescara, il nuovo soggetto amministrativo che prevede la fusione dei comuni di Pescara e Montesilvano con Spoltore. La proposta approdata in aula è quella del Movimento 5 Stelle che porta la firma del consigliere Riccardo Mercante. Il testo dei pentastellati gode, però, anche dell’appoggio del centrodestra, tanto che il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, ha deciso di ritirare la proposta del suo partito per evitare sovrapposizioni e favorire l’avvio dell’iter legislativo. Lanciata anni fa dall’ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori Carlo Costantini, l’idea della Nuova Pescara fu votata, tramite referendum, lo scorso anno, il 25 maggio 2014, dai cittadini residenti nei tre comuni interessati. In totale i favorevoli furono il 64% dei votanti, mentre il fronte del “No” si fermò al 36%.

“Un risultato che non si può ignorare”, dice Lorenzo Sospiri, molto critico per il ritardo con cui il Consiglio ha calendarizzato la discussione.

“Il parere espresso dai cittadini non può essere messo da parte” afferma, dal fronte opposto, l’assessore del Pd Marinella Sclocco, “ma occorre un approfondimento”.

Al termine del dibattito in aula si è deciso a maggioranza il ritorno in Commissione del progetto di legge per ulteriori approfondimenti. Il consigliere Mercante aveva proposto invece il rinvio in Consiglio, ipotesi respinta dal voto dell’assemblea.

“Un ulteriore ritardo nell’iter diretto alla nascita della Nuova Pescara – ha spiegato Mercante in una nota – che, tuttavia, non ne compromette affatto l’esito ma, anzi, ci dà maggiori certezze dato che il Presidente si è espressamente impegnato ad approvare il progetto di legge entro il prossimo mese di gennaio, a fronte di un esame più approfondito dello stesso e di interventi migliorativi del dettato normativo. Mi pare evidente, che D’Alfonso in quella sede non potrà, di certo, rinnegare gli impegni presi, quest’oggi, di fronte a tutto l’Abruzzo”.