Aeroporto d’Abruzzo: SAGA risponde a critiche

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Aeroporto d’Abruzzo: la SAGA risponde alle critiche e in particolare al Movimento 5 Stelle che paventa la chiusura dello scalo e parla di diminuzione del numero dei passeggeri.

Di seguito il comunicato della SAGA

“La SAGA respinge totalmente le accuse di gestione fallimentare della nuova governace mosse dal movimento cinque stelle nel comunicato di oggi e vuole rispondere parlando di dati e fatti che, analizzati nei giusti contesti, dimostrano chiaramente l’infondatezza delle dichiarazioni. Ad inizio 2015, come rilevabile dai bilanci pubblici, la nuova governance ha ereditato una società con una situazione debitoria elevatissima ed un caos amministrativo evidenziato dagli ispettori del ministero delle finanze e dell’ENAC avvenuto nel 2014 con ben 25 rilievi, un conto economico che chiudeva con 7,7 mil€ di perdite e conseguentemente l’avvio del procedimento di revoca della concessione aeroportuale da parte l’ENAC, ed una contribuzione media annua da parte della Regione di ca. 5,2 mil€. Nel 2015 la società otteneva il finanziamento di 7 mil€ per la copertura delle perdite pregresse e metteva così in sicurezza la continuità aziendale ed i posti di lavoro del proprio personale, annullava il procedimento di revoca, superava i rilievi e otteneva un risultato di utile netto di 112.000€ raggiungendo il massimo storico del traffico di poco superiore ai 600.000 passeggeri. Il bilancio 2016 si è chiuso nuovamente con un risultato positivo, la gestione ordinaria ha ulteriormente contribuito a ridurre le voci di debito presenti nei bilanci precedenti al 2015, che si sono ridotte nei due anni per complessivi 15,2 mil€; ora la SAGA presenta una situazione patrimoniale risanata. Il biennio ha visto un forte efficientamento dei costi pari a 2,8 mil€/annui, ottenuto sia attraverso la rivisitazione di tutti i contratti di fornitura rinegoziati al ribasso, sia attraverso un riduzione del costo del lavoro con la riduzione di organici da 41 a 37 FTE e la crescita di produttività. Ciò ha consentito nel 2016, di poter conseguire un utile di esercizio più che raddoppiato a 253.000€, nonostante un calo dei ricavi determinato dalla riduzione di traffico. Tale riduzione va sostanzialmente iscritta al mese di novembre per la chiusura dell’aeroporto e per l’impatto del calo di attività da parte di Ryanair causata dalle incognite legate al mantenimento della base, che per il solo mese in questione hanno contribuito a ca. il 50% dell’intero calo annuo, influenzato, inoltre, dagli attentati terroristici in Francia e Belgio ed alla riduzione operativa di Alitalia sul volo per Roma chiaramente legata alle difficoltà economiche della compagnia e non certo per la presenza di altri vettori. Riguardo al traffico attuale, nel mese di Maggio si è registrata una ulteriore crescita dei volumi di circa il 20% rispetto a Maggio 2016, che ha portato la curva del traffico per l’anno 2017 (gen-mag) a 241.000 passeggeri, con un incremento del 6% rispetto al corrispondente periodo 2016, un risultato che consente di confermare la previsione di 650.000 passeggeri per l’intero anno, nuovo record per l’aeroporto. Tali risultati sono anche legati all’attività intrapresa da SAGA di ampliamento dei vettori operanti sullo scalo con l’acquisizione di Wizz Air, Blue Air e Mistral, quest’ultima con l’apertura di nuovi collegamenti con gli aeroporti di Catania, Palermo, Olbia, Cagliari e Tirana a partire dal 12 giugno. Infine la SAGA ha intrapreso un poderoso percorso di rafforzamento delle infrastrutture con un piano di investimenti di circa 33 milioni di Euro che tra l’altro consentiranno all’aeroporto di conseguire la piena intermodalità aereo, ferro e gomma. Questi dati sono chiaramente il risultato dell’impegno profuso da tutto il personale insieme al management della società e dimostrano una gestione virtuosa della SAGA, proiettata verso un progressivo efficientamento che renderà la società sempre meno dipendente da risorse pubbliche, in parte un effetto già ottenuto in quanto la contribuzione è scesa nel biennio a 3,5 mil€/anno rispetto ai 5,2 mil€/anno precedenti, in linea con le previsioni del Piano Industriale varato ad inizio 2015 che è stato sinora superato rispetto agli obiettivi economici previsti”.