Parco della Costa Teatina: Mazzocca replica a Febbo

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Parco della Costa Teatina: Mazzocca replica a Febbo. Stupore del Sottosegretario della Giunta regionale sul cambiamento di vedutr del consigliere regionale di Forza Italia.

In una nota il sottosegretario all’Ambiente Mario Mazzocca risponde alle affermazioni di Mauro Febbo sul Parco della Costa Teatina. “Apprendiamo favorevolmente che il consigliere Febbo, che si e’ spesso dichiarato contrario all’istituzione dell’area protetta, affermi di essere arrivato a un passo dall’obiettivo, che (se – a sua detta – non fosse stato ‘affossato dagli stessi dirigenti’ del Pd oggi al governo della Regione) avrebbe potuto allontanare definitivamente l’insediamento di Ombrina Mare’. Anche il consigliere Febbo, dunque, finalmente riconosce la validita’ delle posizioni di chi, come noi, prefigura da tempo un modello di sviluppo realmente sostenibile per il nostro territorio. Di certo c’e’ che dopo 15 anni si arriva alla definizione della perimetrazione del Parco nazionale della Costa Teatina fatta dal commissario Pino De Dominicis, e che la Presidenza del Consiglio ‘dovrebbe’ emanare il previsto Decreto istitutivo. Conseguentemente, sui contenuti qualificanti e caratterizzanti l’area protetta  una volta istituita, come da specifica Risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 15 aprile scorso, va ricercata e’ trovata la massima intesa con i territori e le comunita’, anche attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro con tutti gli enti coinvolti”

Questa per il sottosegretario e’ una parte dell’impronta di sostenibilita’ con cui si vuole caratterizzare lo sviluppo dell’Abruzzo. Uno sviluppo fatto non solo di rispetto dell’ambiente e di pedissequa preservazione dello status quo, ma di promozione e valorizzazione delle tantissime risorse naturali regionali.

“Uno sviluppo che stride con l’idea di costruire un cementificio sopra Punta Penna o utilizzare 14 ettari di territorio per un complesso edilizio da 400 posti letto e 300 posti barca a ridosso del SIC ‘Fosso delle Farfalle’. Se taluni prefigurano una simile idea di sviluppo per l’Abruzzo, che ovviamente non coincide con la nostra – aggiunge  Mazzocca – sarebbe cosa buona e utile che lo dicessero chiaramente, senza nascondersi dietro demagogiche argomentazioni e articolate dietrologie, nella spasmodica ricerca di capri espiatori ad ogni costo. Resta l’amaro in bocca, quello derivante dalla conferma del fatto che se il Parco Nazionale della Costa Teatina fosse realta’ (almeno da qualche mese) oggi non staremmo parlando piu’ del progetto ‘Ombrina Mare’; a Parco istituito, infatti -conclude il sottosegretario  – con una semplice delibera la Regione sarebbe stata in grado di mettere una pietra tombale su ‘Ombrina’”.