Parco Costa Teatina: slitta il via libera a Roma

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E’ stato aggiornato il tavolo tecnico ministeriale per il via libera all’istituzione del Parco della Costa Teatina: ma nascerà ugualmente la nuova area protetta nazionale sul litorale abruzzese.

Non ancora c’è il via libera alla perimetrazione del Parco proposta dal Commissario De Dominicis. Si è chiusa con un rinvio la riunione tecnica per l’esame dello schema di decreto, proposto del Ministero dell’ambiente d’intesa con la Regione Abruzzo, presente con il Governatore Luciano D’Alfonso.

E’ stato necessario un “aggiornamento tecnico” a data da destinarsi perché è stato chiesto tempo per esaminare l’intera documentazione. La Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Ambiente hanno apprezzato comunque il lavoro di perimetrazione del Commissario, e D’Alfonso ha ribadito il si inequivocabile della Regione alla nascita del Parco.

I partecipanti alla riunione

All’incontro hanno partecipato il Dirigente del Servizio Ambiente e Territorio della segreteria della Conferenza Stato-Regioni, Massimiliano Cosenza; il Coordinatore dell’Ufficio Dipartimento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesca Gagliarducci; i rappresentanti della Ragioneria Generale del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Ambiente; il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso; il Commissario per la istituzione del Parco, Giuseppe De Dominicis; il Presidente dell’Anci Abruzzo e Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna.

Il perché del rinvio

Si è deciso per unrinvio a breve termine per dare modo alla Regione Abruzzo e al Commissario del Parco di fornire alle espressioni territoriali interessate la cartografia in formato digitale, così come richiesto espressamente dall’Anci, con un approfondimento di tutte le questioni emerse durante l’incontro.

Il Presidente D’Alfonso – ricordando che questa scommessa economica culturale e territoriale è stata concepita ab origine nella Regione – ha ribadito con forza: “Noi il parco lo vogliamo ma senza correre il rischio che ciò possa essere visto come un semplice adempimento burocratico. Non può non considerarsi che la regola, una volta stabilita, impatti sulla vita delle persone, degli amministratori locali e dei cittadini che devono viverla come una nuova opportunità. Il valore di questo lavoro è evidente e si sta producendo una grande operazione verità. Capisco le difficoltà – ha continuato il Presidente – che ha avuto De Dominicis poiché, come figura commissariale, non ha potuto disporre di una struttura ma ha potuto fare riferimento unicamente alla collaborazione esterna e sempre puntuale del Ministero dell’Ambiente. Il lavoro svolto dal Commissario è un elemento che costituisce un punto fondamentale di certezza e di riferimento”.

Alla luce di queste considerazioni, D’Alfonso -come ha spiegato in una sua nota- ha chiesto “un’ultima lettura responsabile che tenga conto di tre fattori: 1) di un tempo congruo per la maturazione degli strumenti urbanistici ad oggi adottati rispetto al subentro delle norme di salvaguardia, tale da rappresentare una garanzia per le procedure richieste ai fini dell’approvazione definitiva dei piani territoriali in discorso. Alla luce della considerazione espressa, i previsti 36 mesi risultano insufficienti; 2) dei risultati di una riflessione con il Commissario in ordine al dato sui vincoli delle aree indicate come zone Due; 3) dei porti di Vasto e di Ortona, configurati anche nel loro cammino futuro grazie nella piena vigenza dei piani regolatori portuali (per Vasto già approvato, per Ortona adottato e di prossima validazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), individuati nel Masterplan per il Mezzogiorno del Governo Renzi”.

Le posizioni contrapposte

Fino alle ultime 24 ore si erano confrontate tra di loro le posizioni contrapposte sull’istituzione del Parco, sostenuto dalle associazioni ambientaliste e dai partiti del centrosinistra (con l’eccezione di Abruzzo Civico che ha espresso riserve sulla perimetrazione) ed osteggiato da Confindustria, Forza Italia e alcuni sindaci che avevano chiesto il rinvio della riunione odierna.

Obiezioni alle quali aveva replicato il commissario governativo Giuseppe De Dominicis, il cui lavoro di perimetrazione è ora divenuto definitivo. Manca soltanto il via libera della conferenza Stato-regioni, cui lo schema di decreto verrà sottoposto in una delle prossime riunioni e la firma del Capo dello Stato Sergio Mattarella che darà vita anche legislativamente al quarto parco nazionale abruzzese.

De Dominicis un anno dopo

E’ durato meno di un anno il lavoro da Commissario Pino De Dominicis. Il 25 agosto del 2014, al suo insediamento, erano queste le sue aspettative in una ampia intervista al “Fatto di Rete8: