Sassuolo Pescara: domani la sentenza

Sassuolo Pescara. Domani sapremo. Alle 13.30, davanti alla Corte Sportiva d’Appello, sarà discusso il ricorso del club emiliano dopo lo 0-3 a tavolino.

I fatti. L’anomalia riscontrata riguarda l’ex biancazzurro Antonino Ragusa che ha giocato i 20 minuti finali del match Sassuolo- Pescara dello scorso 28 agosto. Il tesseramento di Ragusa, ingaggiato il 26 agosto dal Cesena, è avvenuto dopo la consegna ufficiale dei 25 della rosa del Sassuolo alla Lega calcio. Per inserire il nuovo acquisto, regolarmente tesserato, il club emiliano ha dovuto rimpiazzare un calciatore precedentemente inserito nella lista. In questo caso, da un anno, la norma prevede che la società invii alla Lega calcio una Pec( posta elettronica certificata) con la notifica della sostituzione. Il Sassuolo sostiene di averla inviata. La Lega di non averla mai ricevuta. Di qui, lo 0-3, d’ufficio, comminato dal giudice sportivo. Il ricorso del club di Squinzi verte su un punto: non c’è equilibrio, non c’è una perequazione sanzionatoria tra chi commette la più grave delle violazioni, partecipando per esempio ad una gara senza averne titolo perchè squalificato, e chi, invece, tesserato e contrattizzato, per un presunto ritardo nell’invio di una posta elettronica certificata, riceve la stessa sanzione.

In realtà, le regole ci sono e sono state violate dal Sassuolo che, appunto, non avrebbe potuto schierare Ragusa. Ribadiamo: le regole esistono e sono molto chiare. Senza se e senza ma. Sarebbe, infatti, gravissimo, a nostro avviso, per non aggiungere altro, se alla squadra emiliana venissero restituiti i tre punti.

Dunque, domani finalmente sapremo, anche se, qualunque sia la decisione della Corte Sportiva d’Appello, ci sarà la possibilità di ricorrere al Collego di Garanzia del Coni. Insomma, tempi lunghi per la sentenza definitiva.

Nel video, la scheda sul caso Sassuolo- Pescara