Pescara calcio, non è colpa del destino…

Pescara calcio. Non è colpa del destino se il Delfino sta per salutare la serie A senza avere partecipato. Zeman, a cui non è stato chiesto il miracolo, ha trovato solo macerie.

In una situazione già ampiamente compromessa, il boemo ci ha messo la faccia. Del resto la squadra è stata pensata e costruita per giocare un altro tipo di calcio, più cadenzato, fatto di fraseggi che nella gestione precedente non ha pagato. Le responsabilità, ci mancherebbe, sono sempre di chi gestisce, ovvero del club, ma pur con tutti i limiti questo organico avrebbe dovuto e potuto lottare sino alla fine. In basso nessuno si muove. L’Empoli, al quinto stop consecutivo, ha racimolato la miseria di un solo punto nelle ultime 7 partite. Di qui i rimpianti, senza dubbio enormi. Contro l’Udinese, discreto primo tempo caratterizzato, però, dal solito errore difensivo sugli sviluppi di un corner, ma avvio di ripresa da brividi. Due gol subiti nel breve volgere di 5 minuti e, di fatto, fine dei giochi. Si tratta della ventunesima sconfitta sul campo in 28 partite. Un solo successo, centrato lo scorso 19 febbraio nella sfida interna col Genoa. Ben 65 reti incassate. Intorno alla squadra, intanto, clima sempre più pesante. Ieri mattina, nella conferenza stampa convocata a sorpresa, Sebastiani ha chiuso definitivamente le porte a Iannascoli rifiutando le due proposte di acquisto del 70% del pacchetto azionario formulate giovedì scorso dall’ex Ad che dal canto suo, almeno per il momento, non intende replicare.

Nel video, l’intervista al Presidente Sebastiani che rifiuta ufficialmente l’offerta di Iannascoli