Pescara calcio: l’obiettivo è difendere e consolidare il terzo posto. Dal mercato l’opportunità di migliorare la rosa. Bisognerà crescere nella proposta di gioco e tornare a difendere meglio.
Premessa d’obbligo: squadra completamente rinnovata, malgrado il periodo nero ormai prolungato (5 ko nelle ultime 6 gare) il giudizio sulle prime 20 giornate resta senza dubbio positivo. Il terzo posto rispecchia il valore dell’organico. Crotone più forte, Catanzaro di altra categoria.
Pur tuttavia, l’involuzione è evidente da più di un mese. La squadra ha perso la sua caratteristica peculiare, ovvero l’aggressività. Non c’è sicuramente la brillantezza fisica della prima parte di stagione ma ora le avversarie sanno come affrontare il Pescara.
La prima finalità delle rivali: non concedere la profondità. È accaduto spesso all’Adriatico dove l’undici di Colombo ha conquistato 16 punti in 10 partite, rispetto ai 22 ottenuti fuori casa.
Quando il Pescara è chiamato a fare la partita viene fuori qualche limite. Mancano le soluzioni offensive ma anche il centrocampo, comunque di categoria, non sembra particolarmente assortito.
Non c’è una mezz’ala di inserimento al di là di Mora che può fare tutto per intelligenza tattica e spessore ma ha anche un’età non più verdissima.
Tutto ciò in attesa del miglior Palmiero, l’unico play di ruolo in organico.
Restando in tema di mercato, servirà anche un esterno d’attacco mancino che può dare più soluzioni allo sviluppo della manovra. Poi bisognerà capire chi andrà via.
Di certo non possono essere contenti Saccani e Kolaj. Il terzino, tra i migliori laterali dello scorso torneo con la maglia della Vis Pesaro, ha collezionato soltanto 110′. Lo stesso Kolaj ha visto il campo pochissimo ma nell’ultima gara è stato di gran lunga il migliore.
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