Genoa Pescara, rigore sì ma per i biancazzurri

Genoa Pescara. Preziosi, il meglio del suo peggio “Pescara protetto dai poteri forti. Irrati cambi mestiere”. In realtà, penalty negato ai biancazzurri.

11′ del primo tempo: cross di Edenilson, Ocampos anticipa all’altezza dell’area piccola Crescenzi, Bizzarri fuori causa, Zampano respinge sulla linea. Con la mano ? Sì, ma dopo che il pallone tocca la coscia come si evince chiaramente dal replay. In simili casi, il regolamento parla chiaro. Ne’ rigore, men che meno espulsione. Pertanto, sono assolutamente infondate le recriminazioni del Presidente del Genoa Preziosi che a Tuttomercato web.com ha aggiunto

“L’arbitro ( Irrati di Pistoia) era ben piazzato. Mai vista una direzione del genere. Questo, secondo me, è un matto. Posso capire un errore ma il suo comportamento è stato sistematico durante la gara. Una serie di ammonizioni contro di noi. Due espulsioni. Andrò, anzi vado a chiedere spiegazioni”.

Dichiarazioni avventate e pericolose perchè rischiano di esacerbare l’animo dei tifosi.

In realtà, come testimoniano le immagini, il penalty c’era ma per il Pescara. 31′ del primo tempo: spunto di Caprari e invito in mezzo, mischia nell’area piccola, da tergo Izzo commette un’infrazione evidente su Memushaj che si stava preparando alla conclusione ravvicinata. Il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. Ineccepibili, invece, le espulsioni di Edenilson ( somma di ammonizioni) al 28′ della ripresa e di Pandev per reiterate proteste ( rosso diretto) al 33′.

A prescindere dai singoli episodi, verdetto giusto. Non un match entusiasmante sul piano estetico, ma assai interessante sotto il profilo tattico. Per lunghi tratti è sembrato un rompicapo. Del resto Genoa- Pescara è stato anche il confronto Juric- Oddo. Tra loro c’è un legame speciale. Passi importanti nelle giovanili rossoblu. Hanno imparato a stimarsi ben prima di sfidarsi. Da una parte pressione, intensità, duelli individuali a tutto campo. Dall’altra, fraseggio, movimento senza palla e improvvise verticalizzazioni. I due tecnici, insomma, si conoscono alla perfezione. E così a cambiare sono gli attori più che il sistema di gioco: Zampano esterno alto; sul versante opposto Mitrita, vera novità, alla prima da titolare nel massimo campionato. Benali e Memushaj nel cuore del reparto nevralgico. Brugman davanti alla difesa. Un Pescara diverso, più sagace dal punto di vista strategico, ma sempre propositivo. Sfida sostanzialmente equilibrata. Meglio i biancazzurri nella prima parte. Ritmo più alto dei rossoblu in avvio di ripresa. A Simeone, vicinissimo al Delfino nel mercato estivo, ha risposto Manaj ( secondo gol stagionale) nel finale con un guizzo rapinoso dopo uno splendido assolo di Zampano. Il pareggio, il primo in trasferta per il Pescara, a conti fatti non fa una grinza. Questa volta, pochissimi rimpianti.

Sabato prossimo, la prima di due partite interne, intervallate dalla sosta per gli impegni della nazionale di Ventura. All’Adriatico( ore 18) arriverà il Chievo di Maran. Quindi, sabato 15 ottobre, sempre alle ore 18, sarà la volta della Sampdoria di Marco Giampaolo che questa sera in posticipo, ore 21, giocherà a Cagliari. Alle 19, invece, di fronte Crotone e Atalanta.

Nel video la sintesi Genoa- Pescara con le dichiarazioni di Preziosi, Sebastiani, Juric e Oddo

 

1 Commento su "Genoa Pescara, rigore sì ma per i biancazzurri"

  1. Beh, il fallo di mano mi sembra piuttosto netto… Poi “Fate vobis”

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