Galeone, 30 anni fa..una storia unica

Galeone. Ospite del Comune di Ripa Teatina per la serata dei campioni di..vini, l’ex tecnico del Pescara si racconta e dice “Oddo deve pretendere una punta”.

“Trent’anni fa- ricorda Giovanni Galeone- con un manipolo di ragazzini, riuscimmo a compiere un miracolo calcistico. Sono legatissimo a quella squadra. Non ho mai trovato un gruppo così. Facemmo qualcosa di incredibile. C’erano delle buone individualità. Alcuni giocatori avevano giocato poco la stagione precedente. L’entusiasmo divenne contagioso praticamente da subito. Eppure, non cominciammo benissimo. Attualmente, ci sono tre squadre inferiori al Pescara. Lo dice anche la classifica, ma serve una punta, tipo Lapadula, un attaccante tosto, di un certo peso. Manaj mi piace, ha numeri e colpi interessanti, ma in serie A c’è bisogno di un elemento che abbia stazza fisica. Oddo è bravo. Deve continuare a puntare sul gioco. La mentalità prima di tutto. Deve, tuttavia, farsi sentire. Deve pretendere un attaccante. Purtroppo il Pescara non segna e subisce troppo. Certo, anche il reparto arretrato deve migliorare. I difensori devono stare al top della condizione. Lo scorso anno, per esempio, Campagnaro poteva giocare con una gamba sola e la sigaretta in bocca. In A la forza degli avversari è decisamente diversa. Al minimo errore vieni punito. Il match con l’Empoli è il primo vero snodo della stagione. L’occasione di centrare una salvezza, anche serena, non si ripete tutti gli anni. Per il Pescara è un’opportunità più unica che rara”.

Nel video, una parte dell’intervista a Giovanni Galeone